Esatto! Emanuela è stata rapita e probabilmente uccisa da un "comune" maniaco, il fatto che fosse una cittadina vaticana è stata una coincidenza non impossibile a Roma, ma su questo fatto politica e giornalismo di sinistra (molto anticlericale dato che Giovanni Paolo II era considerato conservatore e - a ragione - anticomunista), mitomani e profittatori vari ci hanno marciato per anni inventando teorie buone a riempire i giornali e le loro tasche!
Parlando di giornalisti io credo che il peggiore di tutti sia stato Pino Nicotri che dopo venti anni di inchieste è rimasto fermo ancora a "ipotesi di scuola". E’ stato il peggiore perché fin dall’inizio aveva saputo dei sospetti di Sica su Meneguzzi ed Egidio gli aveva detto che la verità andava cercata nel contesto amicale di Emanuela. Eppure, invece di seguire la pista familiare si è perso pure lui dietro a responsabilità vaticane, prima di capire di aver preso una sonora cantonata durata ben dieci anni. Che andasse a zappare tutti quanti!!
Parafrasando le parole di Pietro Orlandi: "MI DICONO CHE LO ZIO DI EMANUELA LA MATTINA ANDAVA A LAVORARE IN PARLAMENTO. E NON CERTO PER GESTIRE LA BUVETTE".
Ottima osservazione. Vero. Se Sica aveva convocato Sambuco pochi mesi dopo la scomparsa di Emanuela è probabile che il vigile disegnò il profilo dell’uomo misterioso già all’epoca. Questo spiegherebbe i sospetti del pm su Meneguzzi. In ogni caso ritengo più sensato questo articolo che la marea di fesserie che Pietro Orlandi e il suo fedele vassallo Alessandro Ambrosini sparano a salve ogni giorno.
Alla luce dei fatti esposti in questo articolo che considero illuminante, mi permetto di tracciare una dinamica dei fatti, premettendo che la mia è solo una ipotesi di scuola e basta. Emanuela Orlandi esce dalla scuola di musica. Mentre si reca a prendere l’autobus passa lo zio con il suo Mercedes che la preleva per darle un passaggio. In realtà la porta a casa sua e qui succede qualcosa di brutto che finisce con la morte della ragazza. L’uomo carica il corpo della ragazza nel portabagagli e la porta a Torano dove occulta il suo cadavere. Il giorno dopo, contattato dal padre di Emanuela, assume il ruolo di depistatore così da inquinare le indagini mettendo in campo tutte le azioni elencate in questo articolo. Il resto è uno squallido spettacolo pieno di bugie messo in piedi da mitomani e sciacalli che continua fino a oggi. Ripeto è solo una ipotesi. Spetterà alla Procura di Roma stabilire se Meneguzzi è colpevole o innocente. A condizione che dopo tanti anni sia ancora possibile scoprirlo.