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Manovra: non la migliore possibile, ma l’unica

Varata in due settimane, sotto il "ricatto" dei mercati finanziari: era davvero difficile fare di più.

Innanzitutto le cose che non trovo nelle "analisi" che spuntano qua e là:

- sconto sull'Irap di 10mila euro (1 mila al Sud) per l'assunzione di giovani under35 e donne (ma solo per contratti "veri" e non co.co...) + deduzione dall'Irpef della quota Irap relativa al costo del lavoro + sgravi sulle ricapitalizzazioni;

- libera apertura di nuovi esercizi commerciali sul territorio senza contingentamenti, limiti territoriali o altri vincoli; liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C (con obbligo di ricetta ma non rimborsati dallo Stato) in parafarmacie e "corner" nei supermercati, con possibilità di effettuare sconti; abrogazione automatica, alla scadenza del 13 agosto 2012, delle norme vigenti sugli ordini professionali, in caso di mancata adozione di regolamenti che facilitino l'accesso alle professioni, con in più riduzione a 18 mesi dei tempi del tirocinio per l'accesso;

- organi di amministrazione delle Authority ridotti a 3 membri, ma rafforzate le funzioni di controllo e sanzione, ad es. l'Antitrust è autorizzata ad intervenire anche contro la PA se viola la concorrenza;

- "mini-patrimoniale" sugli investimenti finanziari superiori ai 10mila euro, con l'esclusione dei conti correnti;

- tassa speciale su barche, aeroplani turistici, elicotteri, auto di grossa cilindrata;

- la quota delle buonuscite che supera il milione tassata nell'Irpef, e non separatamente, quindi al 43%;

- sgravi fiscali del 55% per la riqualificazione energetica delle abitazioni (ecobonus).

Poi doverose "info" sulla reintroduzione dell'Ici per la prima casa (ora Imu), sull'aumento dell'Iva (ventilato, ma non ancora effettivo) e delle accise dei carburanti, e sul blocco dell'indicizzazione delle pensioni (che probabilmente vedrà alzata la soglia sotto la quale non si applica detto blocco):

quando misure simili furono introdotte da Tremonti, anch'io istintivamente mi dissi "Così sono bravi tutti". Ma l'abc della Scienza delle Finanze ci dice che se un'imposta/tassa serve a far cassa, e non a incentivare/scoraggiare il consumo di determinati beni o a fini redistributivi, allora deve colpire la più ampia base imponibile, ed ecco l'Imu, l'Iva e le pensioni. In particolare, il massimo gettito si ottiene con imposte indirette gravanti su beni di larghi consumo a domanda inelastica, la cui domanda, cioè, non vari troppo a seconda del prezzo o del reddito disponibile. Ed ecco i carburanti (e le solite sigarette). Vi ricordo che questa manovra è stata varata in due settimane, con puntata alla tempia la pistola dei tassi d'interesse, che ci costano miliardi di euro l'anno bruciati (non spesi). Vi ricordo che se non ci fosse stato bisogno di questa manovra, allora non sarebbe stato necessario nemmeno che B se ne andasse. Vi ricordo che riforme strutturali che non sono state fatte per decenni, a causa di veti incrociati, non si fanno in due settimane, e soprattutto non danno euri subito, e nemmeno nel medio periodo. Inoltre non ha senso che ad invocarle siano gli stessi che rinfacciano a M di non essere stato eletto da nessuno, visto che per osare quelle ci vuole ancora più legittimazione e forza in Parlamento!

Infine quello che avrei voluto vedere nella manovra (con qualche attenuante per Monti e sperando che superata l'emergenza più stretta ci si possa tornare su):

- eliminazione delle esenzioni Imu per le Chiese (esattamente per edifici "destinati ad attività non esclusivamente commerciali", ma si sa che è solo un grimaldello), però c'è da dire che in giro per Roma si vedono palazzoni del Vaticano (alberghi, studentati, pertinenze delle basiliche, etc.) con una bella targhetta all'ingresso che ne indica l'extraterritorialità (e qui la colpa è di B.M. più che di M), e che la manovra è votata in Parlamento dalla stessa gente che ha mantenuto fino ad oggi assurdi privilegi clericali, non da una nuova legislatura di "illuminati";

- una più consistente parte "redistributiva", oltre a quella per far cassa, e cioè l'innalzamento dell'aliquota degli ultimi scaglioni Irpef e una tassazione maggiore dei "capitali scudati", ma valga anche qui l'ultima avvertenza di cui sopra (se ci si mette pure il Corriere - come ho scritto l'altro giorno - col suo discorso delirante sulla "classe media", quella a 4000 euro al mese...).

Insomma, se vi fa brutto chiamarla "la miglior manovra possibile" (lo fa anche a me...), chiamatela "l'unica possibile", ma non dimenticatevi mai come siamo arrivati a questo, e che no!, non eravamo noi "il paese che ha retto meglio alla crisi"...

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