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Manovra economica: spiccioli e sassate

La manovra economica vale 43,398 miliardi in 4 anni. A tanto ammonta la correzione del deficit, secondo quanto risulta da una tabella allegata al testo con tutti numeri della manovra. La correzione dell’indebitamento è di 5,3 milioni nel 2011, 151,8 milioni nel 2012. Sale a 17,876 miliardi nel 2013 e a 25,364 miliardi nel 2014.

Avete letto bene: la correzione è dell’ordine di pochi spiccioli quest’anno ed il prossimo, e diventa una sassata sul Pil del paese in un anno elettorale ed in quello immediatamente successivo. Che tradotto, vuol dire che la manovra non sta in piedi, ed andrà rettificata al più tardi l’anno prossimo. Questo è solo l’ultimo capitolo della storia di un esecutivo convinto di essere in grado di truffare (intellettualmente parlando, sia chiaro) l’universo mondo, e che verrà sanguinosamente randellato dalla realtà.

Sfortunatamente, le randellate arriveranno anche ai cittadini. Ai quali diamo sin d’ora un suggerimento: poiché il risparmio da noi è sacro e costituzionalmente garantito, magnificato nelle sedi internazionali come polizza d’assicurazione contro i dissesti finanziari e sottoposto in patria a patrimoniale regressiva per celebrarlo, cominciate a risparmiare gli spiccioli: monete e monetine. Mettetele giudiziosamente in un sacchetto: potranno servirvi tra non molto, quando vi recherete sotto Palazzo Chigi-Grazioli per offrirle balisticamente a chi ha deciso di offrirvi un viaggio di sola andata per la Grecia.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.29) 6 luglio 2011 10:05
    Damiano Mazzotti

    Le monetine è meglio conservarle per comprarsi il pane e il companatico... Dato che il cartaceo dovranno trattenerle le banche per riuscire a sopravvivere.... Ai politici possiamo sempre tirare delle riviste gossipare di merda e gli ortaggi e la frutta deperita... oppure si va al mercato quando sta per chiudere e si chiedono gli scarti....

  • Di Geri Steve (---.---.---.253) 6 luglio 2011 10:59

    Condivido in pieno: la manovra e’ falsata per il fatto che i tagli consistenti sono tutti concentrati nei prossimi anni e non saranno sostenibili, per cui la manovra dovra’ essere modificata con le ovvie conseguenze di credibilita’ internazionale.

    Una riprova sta nella vergognosa votazione con cui i ns dis-onorevoli (PD compreso) hanno respinto la chiusura delle provincie, con i loro grandi e inutili costi, spalmati su tanti consiglieri provinciali di tutti i partiti. Quella era invece una "manovra" da attuare subito!

    A proposito dell’urgenza dei provvedimenti: ma come si giustificherebbe l’uso del decreto legge quando tutti i provvedimenti sostanziosi sono proiettati nel futuro?

    L’uso del decreto legge si puo’ giustificare soltanto con la necessita’ e l’urgenza. E dovrebbe essere approvato dal governo, cioe’ dal consiglio dei ministri appositamente riunito in seduta.

    Sembrano banalita’ inutili a dirsi, pero’ in Italia ci sono dis-onorevoli ministri che giurano che la norma pro-berlusconi loro non l’hanno mai vista, mentre ufficialmente l’hanno votata. Dopodiche’, il presidente del consiglio dei ministri che ha votato quel decreto, dichiara di "aver dato disposizioni" (a chi mai?) di toglierla dal decreto, che quindi chiaramente non e’ piu’ un testo legittimamente e accuratamente votato, ma una specie di pattumiera in cui aggiungere e togliere cio’ che il boss comanda.

    La credibilita’ internazionale del governo italiano e della sua politica economica, pur essendo bassissima, non puo’ che scendere.

    Geri Steve

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