Mani Pulite: la Sentenza della Storia
Si sono susseguite, nei giorni scorsi, una serie di trasmissioni e di considerazioni sui 30 anni dell'inchiesta "Mani Pulite". Molto modeste, per la verità, ed incapaci d'inquadrare storicamente la Vicenda.
Il Bilancio Storico è di oltre 1.400 (millequattrocento) condannati e di 140 miliardi di lire recuperati dallo Stato. Nel Bilancio Storico rientra anche la constatazione che la politica di oggi è molto meno corrotta della politica di allora. Bisogna anche smontare le favole sul presunto abuso degli arresti preventivi: il periodo massimo di detenzione preventiva è stato di un anno ed è stato scontato da un solo imputato.
La Giustizia Umana non è una lama affilata che separa con precisione assoluta il giusto dall'ingiusto. È una lama piuttosto grezza, che talvolta lascia un po' di giusto dalla parte dell'ingiusto e un po' d'ingiusto dalla parte del giusto. Un'opera di giustizia, per quanto imperfetta, è stata fatta.
Grazie a quell'encomiabile inchiesta, gli italiani hanno imparato ad essere meno assuefatti e più intransigenti verso i politici corrotti.
Tutto il resto sono chiacchiere, polemiche molto retrodatate e noiose.
L'unica critica forse dobbiamo rivolgerla a noi stessi e alle nostre aspettative di cittadini senza potere. Ci aspettavamo di più (non dai magistrati). Credevamo che sarebbero arrivate una politica migliore e una democrazia più evoluta. Quest'aspettativa fu tradita già nel 1994, con la vittoria elettorale di Berlusconi. Abbiamo preteso troppo dall'intelligenza politica degli italiani e dalla mediocrità delle classi dirigenti nostrane.
Resta, imperituro ed eterno, il GRAZIE a quei magistrati che ci fecero sognare!
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