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Malta, nazione LGBTQIA+ “friendly”

​Malta è il paese che ha avuto maggiore attenzione verso la comunità LGBTQIA+, attraverso una serie di leggi ed infatti, negli ultimi anni, si sono succedute una serie di aperture al benessere e alla completa integrazione dell’ identità di genere trans e binaria, con particolare attenzione a depatologizzare il percorso di transizione. In questo paese i diritti civili sono considerati alti anche per gli standard europei: si trova infatti al primo posto su 49 nazioni europee.

Riportiamo qui la lista delle varie leggi che sono state approvate:

● Attività sessuale omosessuale legale dal 1973;
● Età del consenso equiparata dal 1973;
● Leggi contro la discriminazione sul posto di lavoro dal 2004;
● Leggi contro la discriminazione nella fornitura di beni e servizi dal 2012;
● Leggi contro la discriminazione in tutti gli altri ambiti (inclusa la discriminazione indiretta, i discorsi e crimini d’odio) dal 2012;
● Unione civile per le coppie dello stesso sesso dal 2014;
● Matrimonio tra persone dello stesso sesso approvati nel 2017 (riconosciuti quelli celebrati fuori dal Paese dal 2014)
● Adozione per una persona single LGBT dal 2008;
● Adozione del configlio da parte delle coppie dello stesso sesso dal 2018;
● Adozione da parte di coppie dello stesso sesso ( Dal 2014);
● Gay e lesbiche possono servire apertamente nell’esercito dal 2002;
● Diritto nel cambiare legalmente genere dal 2015;
● Minori intersex protetti da procedure chirurgiche invasive dal 2015;
● Divieto della terapia riparativa per la conversione dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere sui minori dal 2016;


● Accesso alla fecondazione in vitro per le coppie lesbiche dal 2018.

Per quanto riguarda invece il cambio anagrafico, ci sono 28 paesi europei che richiedono una diagnosi ma altri 10 in cui non viene richiesta, tra questi Malta dove dal 2016 si assiste ad un processo di depatologizzazione, prima del World Health Organizzation che ha smesso di categorizzare l’identità trans come disturbo della salute mentale nel 2019.

Per quanto riguarda le persone con identità di genere non binaria, vengono riconosciute solo in due paesi : Malta e Islanda. La Danimarca le riconosce solo parzialmente.
Il percorso di vita delle persone transgender e binarie coinvolge temi di natura sociale e psicologica. In Danimarca e a Malta non viene richiesta una diagnosi psichiatrica per consentire a persone transgender e binarie di accedere all’ assistenza sanitaria necessaria ad aiutarli nel loro percorso. Malta, dunque, spicca come Paese in termini di garanzia di diritti che in altre parti d’Europa sono ben lontani dall’affermarsi.

 

Tutor Fabiana Salucci
Tirocinante : Antonella Viotti

 

Sitografia:

https://it.wikipedia.org/wiki/Dirit...

https://meae.gov.mt/en/Public_Consu...

Questo articolo è stato pubblicato qui

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