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 Home page > Tribuna Libera > M5S, un pò di coerenza non guasterebbe

M5S, un pò di coerenza non guasterebbe

Faccio l’elenco degli errori compiuti dal Movimento 5 stelle che, se non saranno corretti, è destinato a sparire o omologarsi ai vecchi partiti.

  • la decisione di Grillo di creare la figura di un capo politico fu sbagliata nel metodo in quanto erano gli iscritti attivisti a dover essere investiti di questo potere, votando a cominciare dal fatto se ritenessero utile questa figura oppure no
  • l’abbandono della solenne affermazione che non si sarebbe fatta alcuna alleanza di governo con nessuno dei vecchi partiti corrotti e ladri è un altro errore clamoroso che ha disorientato l’elettorato e interrotto il trend di crescita di consenso
  • fu doppiamente inopportuno che il capo politico occupasse tre cariche governative: vice presidente del consiglio, ministro del lavoro e ministro dello sviluppo economico, situazione che già imponeva un ripensamento sul cumulo di cariche e assolutamente in contraddizione con uno dei principi fondanti del Movimento: uno vale uno.
  • Il ruolo della “piattaforma Rousseau” e del figlio di Casaleggio hanno offerto il fianco a diffidenze, ruoli occulti, economici e politici, aggregazione possibile di un gruppo di potere, tutte cose da evitare in un movimento che è nato sulla critica della non trasparenza della politica. Per far votare gli iscritti ogni volta che è necessario ci si può rivolgere al mercato indipendente che offre servizi del genere, con certificazione notarile e cambiare gestore ogni volta che si vuole
  • per quanto riguarda la comunicazione siamo all’anno zero. Colpisce il fatto che il fondatore del Movimento, pur essendo senza dubbio un genio della comunicazione, abbia sottovalutato il peso che ha ancora il mezzo televisivo, senza chiedere, con la potenza del 33% dei voti, primo partito in Italia, una riforma RAI che controbilanciasse il potere dei privati, la sottraesse al controllo politico, la facesse diventare una “public company” di proprietà dei cittadini che pagando il canone ne sono azionisti, dando loro il potere di eleggere il presidente, plenipotenziario, in regolari elezioni da tenersi in concomitanza con le politiche o le amministrative. Un elementare riequilibrio nella informazione è una educazione all’autogestione che i cittadini credo apprezzerebbero
  • più recentemente è mancata da parte del Movimento l’attenzione verso il fenomeno più significativo degli ultimi tempi che ha visto milioni di giovani mobilitarsi in tutto il mondo contro la politica che non fa nulla contro i cambiamenti climatici (prodotti da 200 anni di carbonizzazione dell’economia mondiale), e questa assenza non ci avvicina a questi giovani che ci avrebbero potuto aiutare a progettare ogni programma di sviluppo nella dimensione di un “green new deal”, insieme alla loro freschezza, onestà, entusiasmo. Quanto alle rassicurazioni di Grillo che ha dichiarato che tutto cambia ed è meraviglioso, l’unica meraviglia che abbiamo visto è la scomparsa della metà dei voti.

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.49) 12 gennaio 2020 20:29

    Certo errori, ma chi non li fa? Ma la perdita massiccia dei voti non è figlia di questi errori o presunti tali. La causa è il martellamento giornaliero a unisono su questi disgraziati che hanno il solo torto di voler dare una svolta a questo sistema corrotto e clientelare, nelle mani di finanzieri e potentati che con la politica hanno le mani in pasta. Un solo esempio. Ricordate quel Tolinelli un pò imbecillotto, ovviamente ignorante ed incompetente, che andava ripetendo che i soldi del TAV era meglio spenderli per manutenere ponti, viadotti e gallerie a rischio di crolli? Quello che dopo il crollo del ponte Morandi voleva togliere subito le concessioni ai Benetton. Naturalmente i " competenti ", molto in odore di mazzette (pardon) contributi alle fondazioni, ne hanno fatto scempio e sberleffi fino alla sua dipartita. Un solo esempio, l’espresso ( Gruppo la republica) "Danilo Tolinelli dietro gli occhiali il nulla, cosi è diventato il simbolo dell’incompetenza". Questo di gran lunga il più soft.

    Bene oggi assistiamo ai crolli giornalieri e Tolinelli è stato sostituito da Paola De Micheli (PD), nota esperta di tortellini in brodo, ma che è considerata una "supercompetente" dal momento che si oppone a togliere le concessioni ai Benetton. I morti riposino in pace.

    saluto

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