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Lucano e Zanotelli: no alla delegittimazione della storia di Riace

11 dicembre 2021 – L’ ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, a Napoli, nella Chiesa dello Spirito Santo, piena di persone afferma, dopo aver parlato del suo percorso e di quello del paesino che ha amministrato: “questi reati ho fatto, la maggior parte di queste cose, se non tutte, le rifarei di nuovo”. Tutte le persone si alzano in piedi applaudendo. Questa immagine da il segno di quanto Mimmo Lucano sia ancora sostenuto da una parte della cittadinanza, a Napoli, come in altre città e paesini d’ Italia.

di Daniele Pallotta

A Napoli l’ incontro è stato promosso dal padre comboniano Alex Zanotelli, e moderato dalla giornalista Adriana Pollice.

Lucano ha ripercorso la storia di convivenza multiculturale e di solidarietà che ha caratterizzato Riace negli anni della sua amministrazione, ha parlato di come fosse diventato un “modello” di studio anche a livello internazionale. “Vogliono delegittimare un’ esperienza, far credere che degli ideali non sono traducibili nella pratica, non è vero!” – spiega Lucano. Il procedimento giudiziario che lo ha visto, almeno fino all’ ultima sentenza, condannato mostra aspetti lacunosi e poco chiari. Zanotelli chiede che sia avviata un’ indagine sulla procura di Locri. Lucano spiega quali sono le vicende che hanno dato origine alle accuse, argomenta che il suo intento sia sempre stato quello di rispettare il senso si solidarietà umana, ma non si vuole smarcare dal processo giudiziario, chiede Giustizia.

La comunità multiculturale di Riace, improntata all’ accoglienza umana, era una realtà che produceva “frutti” importanti, dal punto di vista sociale e potrebbe proseguire, ma il percorso è al momento interrotto.

Lucano non sembra rassegnato, intende prima di tutto far conoscere la realtà di quello che è stato. Padre Alex Zanotelli lo affianca e, dalla reazione delle persone a Napoli, non sono soli.

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