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Lotta alla disoccupazione: il governo nomina altri 4 sottosegretari!

Lotta alla disoccupazione: il governo nomina altri 4 sottosegretari!

Il governo ha nominato ieri quattro nuovi sottosegretari: Daniela Santanchè al Programma di governo, Guido Viceconte all’Istruzione, università e ricerca, Andrea Augello alla Pubblica amministrazione e innovazione e Laura Ravetto ai Rapporti con il Parlamento.
 
Per il momento "le donne del presidente"... non sanno ancora cosa fare, ma solo dove... sedersi! Per la Santanchè - quella del dito medio levato contro i giovani che contestavano la riforma Moratti - dopo il periodo delle accuse a Berlusconi e l’uscita da An e il passaggio con La Destra di Francesco Storace, è quindi il momento della pace con il premier.
 
Nel Pdl comunque non tutti hanno accolto con entusiasmo la nomina della neo-sottosegretaria. «Il mio impegno sarà totale perché ce n’è bisogno, e lo farò con tutte le mie capacità e la mia passione. Non so ancora quali saranno le prime cose che farò, la notizia è fresca di qualche ora, ma sicuramente c’è il mio impegno e la voglia di fare sempre di più ed essere vicina agli italiani per fare capire che questo è un Governo forte che fa le cose», ha detto Santanchè, nominata dal Consiglio dei Ministri sottosegretario all’Attuazione del programma oggi fa il suo ingresso nel Governo di Silvio Berlusconi al quale assicura «impegno totale», vicino agli italiani.
 
Nata a Cuneo il 7 aprile 1961 e laureata in Scienze politiche Daniela Garnero sposò giovanissima il chirurgo estetico Paolo Santanchè, matrimonio che sarà annullato ma che le offrì la possibilità di testare le sue doti manageriali al servizio dell’attività del marito, del quale conserverà il cognome. Santanchè mette su una società di comunicazioni e pubbliche relazioni e conosce il nuovo compagno della sua vita: Canio Mazzaro, imprenditore farmaceutico potentino, da cui ha avuto un figlio.
 
Entra in politica nel 1995 nelle file di Alleanza Nazionale; tra i suoi primi incarichi quello di collaboratrice di Ignazio La Russa. Nelle file di An diviene consulente per la giunta del comune di Milano guidata dal sindaco Gabriele Albertini; nel giugno del 1999 è consigliere provinciale alla provincia di Milano. Alle elezioni politiche del 2001 si candida per la Camera dei Deputati: non viene eletta ma le dimissioni della collega di partito Viviana Beccalossi offrono a Daniela Santanchè la possibilità di ottenere il seggio.
 
Dal 2003 e fino al giugno del 2004 è assessore comunale di Ragalna, comune in provincia di Catania, dove si occupa di sport e grandi eventi. Nel 2005 è capo dipartimento delle pari opportunità di An; viene inoltre nominata relatrice della Legge Finanziaria, prima donna nella storia della Repubblica Italiana a ricoprire questo ruolo. Capo dipartimento delle pari opportunità di An nel 2005, alle elezioni politiche del 2006 è rieletta alla Camera dei Deputati nella lista di An, nel collegio di Milano.
 
Il 10 novembre 2007 si dimette da Alleanza Nazionale per entrare nel partito «La Destra» fondato dallo scissionista Francesco Storace; da subito è nominata Portavoce Nazionale. Le elezioni del 2008 che seguono la caduta del governo Prodi vedono come candidato alla Presidenza del Consiglio da parte de La Destra, proprio Daniela Santanchè. Di fatto è la prima donna candidata a premier nella storia della Repubblica Italiana.
 
Le dichiarazioni polemiche contro il Burqa e Maometto, come i suoi libri, contro le rigidità dottrinarie e culturali dell’islam nei confronti dell’emancipazione femminile le hanno attirato minacce e perfino aggressioni fisiche tanto da costringerla a vivere sotto scorta.

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