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Lotta al terrorismo: forse meglio guardare altrove?

Alberto Kenya Fujimori scortato dalla polizia

Leggo or ora, tramite il mio feed-reader, questa notevole notizia, rilasciata da Peacereporter ed ignorata come al solito dai media italiani:

La magistratura peruviana ha concluso ieri la sua esposizione in merito al giudizio sull’ex presidente peruviano Alberto Fujimori, a processo con l’accusa di omicidio, sequestro di persona e lesioni gravi.

Il magistrato che segue l’inchiesta non ha dubbi: Fujimori sarebbe stato il direttore di un’organizzazione criminale, creata per combattere il terrorismo, e fatta funzionare con “metodi da guerra sporca”. Inoltre, Fujimori potrebbe dover pagare un indennizzo per le sue malefatte pari a circa 95 milioni di euro. Alejandro Aguinaga, deputato peruviano del Gruppo Parlamentario Fujimorista, ha fatto sapere che non esistono prove che avallino l’istanza della magistratura e sostiene che “se nel paese esistesse una giustizia equilibrata” Fujimori “dovrebbe essere assolto”.

Alberto Kenya Fujimori è un personaggio da commedia dell’arte: con un nome del genere tutto farebbe pensare che al Presidente del Perù, ed invece lo è stato dal 1990 al 2000. Che cosa avrebbe fatto questo signore? Corruzione, peculato, metodi golpistici e terroristici nei confronti delle opposizioni politiche.

In puro stile italiano un portaborse del commediante dell’arte afferma:

“se nel paese esistesse una giustizia equilibrata” Fujimori “dovrebbe essere assolto”.

Qualcuno si potrà ricordare come Fujimori diresse la crisi con il movimento MRTA, più conosciuto come Tupac Amaru: quell’azione puzzò tanto di premeditata, alla stregua della tragedia di Beslan, Cecenia, ad opera di commandos al servizio del nuovo Zar Vladimir Putin.

Fujimori è forse l’ultimo, insieme a Uribe in Colombia, pupazzetto in mano ai servizi sovversivi e golpisti CIA che hanno per anni plagiato il naturale corso democratico del Sud America. A parte Uribe, ancora in carica, capace di sfruttare come il peggiore degli opportunisti la crisi diplomatica franco-colombiana per il rilascio della Betancourt, tutti gli altri pseudo o tout court dittatori sono stati o consegnati alla giustizia oppure il buon Dio ha avuto finalmente la decenza di levarceli dai piedi.

Cosa ci dimostra questo ennesimo caso di presidente sud americano consegnato (si spera, il processo è ancora in corso) alla giustizia? Ci dimostra che è giunta l’ora di capire realmente che cosa voglia dire, agli inizi del III Millennio, la parola “terrorismo”, quali le sue reali implicazioni in termini geopolitici, chi controlla i terroristi, perchè i terroristi hanno in alcuni paesi tale libertà d’azione da divenire addirittura capi di governo, creando partiti golpistici, militari e dittatoriali.

Una volta capito ciò, allora capiremo molti altri aspetti della società in cui viviamo.

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