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Libia. La Russa: "Non possiamo basarci sui racconti per muoverci"

Dice il Ministro della Difesa Ignazio La Russa: "I piloti libici atterrati a Malta hanno dichiarato di essere scappati per non sparare sulla folla. Hanno raccontato cose gravi. Ma questo è normale, tutti i disertori si giustificano con motivazioni simili. Non possiamo basarci solo su questi racconti per muoverci".

Come se fossero gli unici "racconti" che arrivano dalla Libia, come se il resto della comunità internazionale e le opinioni pubbliche fossero all'oscuro di quel accade a pochi chilometri dalle nostre frontiere, sembra che La Russa parli di due piloti Nord-coreani sfuggiti alla cortina del silenzio.


In un colpo solo La Russa ha offeso due militari che hanno compiuto un atto di valore, offeso insieme a loro tutti quelli che si sono ribellati al dittatore, molti dando il loro sangue per la causa, sminuito le responsabilità di Gheddafi e mostrato al mondo che il governo continua a mentire pur di evitare disturbi a Gheddafi.

Il tutto per l'evidente mancanza di coraggio nello smarcarsi dalla linea governativa e dalla complicità verso il dittatore ostentata nei giorni scorsi da Berlusconi e Frattini. Un governo che si preoccupa dei profughi e non del motivo per il quale i profughi fuggono in massa.

Ignazio minimizza. Da quel gran guerriero che si racconta, ci mette in guardia dalle oscure motivazioni che potrebbero aver spinto i piloti alla diserzione, lui non se la beve che questi siano scappati per non sparare sulle loro città come raccontano, i disertori sono brutta gente.

I commenti più votati

  • Di Giuseppe Fusco (---.---.---.131) 24 febbraio 2011 13:53

    1994. Mentre in Rwanda avveniva una carneficina ...

    Christine Shelley, portavoce del Dipartimento di Stato Americano, evita di parlare di genocidio. Dice diplomaticamente (ovvero ipocritamente) che stavano verificandosi solo "atti di genocidio". Allora ...

    Un giornalista chiede "Qual è la differenza tra atti di genocidio e genocidio?"

    Christine Shelley (imbarazzata) "Beh, penso, ehm ... come sa ... c’è una definizione legale di ciò. C’è stata una grande discussione sulla definizione ... ehm ... si applica la definizione di genocidio contenuta nella Convenzione del 1948 ... ehm ... non a tutte le uccisioni che ci sono state in Rwanda ... ehm ... può essere applicato quel termine ... stiamo provando a chiamare le cose per come le vediamo finora ... ehm ... abbiamo ragione di credere che si siano verificati atti di genocidio"

    Il giornalista incalza: "Quanti atti di genocidio servono per fare un genocidio?"

    La signora Shelley "Non sono nella posizione di rispondere a questa domanda".

    Questo in sintesi il dialogo tra i due.

    Ammettere il genocidio avrebbe obbligato a un intervento immediato da parte dell’ONU. Gli Stati Uniti, parte del Consiglio di Sicurezza, impedirono questo intervento immediato.

    In Rwanda ci furono circa UN MILIONE di morti in 100 giorni.

    2011. Mentre in Libia avviene una carneficina ... "non possiamo basarci sui racconti ..."

Commenti all'articolo

  • Di Giuseppe Fusco (---.---.---.131) 24 febbraio 2011 13:53

    1994. Mentre in Rwanda avveniva una carneficina ...

    Christine Shelley, portavoce del Dipartimento di Stato Americano, evita di parlare di genocidio. Dice diplomaticamente (ovvero ipocritamente) che stavano verificandosi solo "atti di genocidio". Allora ...

    Un giornalista chiede "Qual è la differenza tra atti di genocidio e genocidio?"

    Christine Shelley (imbarazzata) "Beh, penso, ehm ... come sa ... c’è una definizione legale di ciò. C’è stata una grande discussione sulla definizione ... ehm ... si applica la definizione di genocidio contenuta nella Convenzione del 1948 ... ehm ... non a tutte le uccisioni che ci sono state in Rwanda ... ehm ... può essere applicato quel termine ... stiamo provando a chiamare le cose per come le vediamo finora ... ehm ... abbiamo ragione di credere che si siano verificati atti di genocidio"

    Il giornalista incalza: "Quanti atti di genocidio servono per fare un genocidio?"

    La signora Shelley "Non sono nella posizione di rispondere a questa domanda".

    Questo in sintesi il dialogo tra i due.

    Ammettere il genocidio avrebbe obbligato a un intervento immediato da parte dell’ONU. Gli Stati Uniti, parte del Consiglio di Sicurezza, impedirono questo intervento immediato.

    In Rwanda ci furono circa UN MILIONE di morti in 100 giorni.

    2011. Mentre in Libia avviene una carneficina ... "non possiamo basarci sui racconti ..."

  • Di pv21 (---.---.---.106) 24 febbraio 2011 19:45

    Pallottoliere >

    Tutti “clandestini” erano i 30mila migranti che puntavano alle coste italiane prima del Trattato anti-sbarchi siglato con Gheddafi.

    Il 14 febbraio, per Maroni, è diventato un “esodo biblico” quello degli 80mila Tunisini che stavano per sbarcare in Italia.
    Stando agli arrivi dei giorni successivi ci vorranno altri 2 anni, almeno, prima che si compia siffatto “presagio”.

    Ora, scoppiata la crisi in Libia, si calcola in diverse centinaia di migliaia la “catastrofica ondata” di sfollati destinata a piombare sulle nostre coste meridionali.
    Nessuno ci dice, realisticamente, con quali mezzi e in quanto tempo dovrebbe compiersi siffatta “invasione”.

    L’importante è l’effetto “allarme”. Cavalcando la paura nel paese del Barbiere e il Lupo si fanno fare cose davvero strane …

  • Di (---.---.---.252) 25 febbraio 2011 00:45

    LA Russa,la tua ignoranza non ha limiti,ma cosa ci fai al governo se non sei all’altezza di svolgere il ruolo di ministro della difesa.Dalle parole che dici,si vede il tuo quoziente intellettivo pari zero.Sei un vigliacco codardo,come il tuo padrone Berlusconi,fate schifo.

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