Libertà di informazione o lotta delle Caste?

La manifestazione per la libertà di informazione è stata una delusione e c’è stata apprensione quando si è accennato alla rete, ho avuto l’impressione che fosse una lotta di caste e di poteri.
La manifestazione che si è tenuta nel bellissimo scenario di Piazza del Popolo a Roma, in una giornata di sole autunnale e con una Piazza gremita di manifestanti per salvaguardare la libertà di informazione, si è aperta con un minuto di silenzio per ricordare le vittime dell’ennesima tragedia Italiana annunciata di Messina.
Cito questo autorevole intervento in quanto gli altri interventi secondo il mio parere sono stati solo una passerella per avere consensi e dimostrare la forza al Governo.
La libertà dell’informazione, si deve concepire come liberi dalle caste, non è concepibile che per raccontare gli eventi, la cronaca, la politica e i giovani per approdare al giornalismo devono essere precari a vita e per ottenere il sospirato tesserino di pubblicista deve percorrere un iter lungo e tortuoso scendere a compromessi e quando una persona deve ringraziare il potente di turno, a questi deve un favore a vita, dunque raccontare gli eventi come realmente accaduti, rimane sempre molto complicato.
L’informazione nel bel paese è in mano alla politica e i poteri finanziari e industriali e dunque la verità è sempre nel mezzo.
Foto di Grazia Gaspari
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