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Liberi di scegliere il browser, Microsoft sconfitta

"Tutti gli utenti potranno decidere da soli, Microsoft ha riconosciuto il principio della libera scelta e questo è un passo nella giusta direzione", ha dichiarato questo mercoledì 7 ottobre Neelie Kroes, commissario alla Concorrenza della Commissione Europea. L’accordo raggiunto poterà alla fine della ’guerra dei browser’ iniziata dopo l’accusa presentata dalla ditta norvegese ideatore del navigatore Opera contro il monopolio di fatto del bowser MS Internet Explorer (Windows Internet Explorer) che la Microsoft di Bill Gates impone ai costruttori di computer di preinstallare con il sistema operativo Windows su ogni pc venduto, con il risultato che per il 100% dei utilizzatori che compra un pc, Internet Explorer è il primo - e per molti lo rimarrà - bowser per navigare in rete.

Nel 2004 la ditta di Redmond è stata condannata una prima volta al pagamento 497 milioni di euro e di nuovo 2008 a 899 milioni di euro per non essersi conformata alle regole della concorrenza europea e aver perseguitato il reato di abuso di posizione dominante. Con questo accordo che apre il mercato anche ai suoi concorrenti, Microsoft evita una nuova sanzione. Entro un mese dovrà consultare i suoi concorrenti e ottenere il loro accordo per le modalità di equipaggiamento dei computer venduti in Europa secondo le nuove regole. L’accordo, vincolante, durerà cinque anni.

Cosa cambierà. Dall’entrata in applicazione dell’accordo, si prevede l’inizio 2010, i produttori di computer che utilizzeranno il sistema operativo Windows di Microsoft avranno la scelta sul tipo di browser predefinito da installare invece di proporre unicamente MS Internet Explorer. Per chi possiede già un pc con il sistema operativo Windows e MS Internet Explore installato di default, una finestra apparirà proponendo diversi navigatori e due opzioni: ’maggiori informazioni’ o ’installa’.

Già oggi molti utilizzatori hanno abbandonato di propria iniziativa MS Internet Explorer per passare ad altri browser tra cui Mozilla Firefox, Opera Software o Google Chrome. La quota di mercato di MS Internet Explorer (Windows Internet Explorer) è passata dell’90% del 2004 al 65.50% del 2009 (maggio) mentre Mozilla Firefox raggiungeva il 23%.

Perché cambiare. Innanzitutto per la sicurezza. Infatti contrariamente al navigatore di Microsoft, gli altri non permettono l’esecuzione automatica di programmi all’insaputa dell’utilizzatore. I browser come Firefox o Opera sono facili da configurare e controllare l’esecuzione di java, javascrit , plug-ins o cookies a secondo che le si vuole lasciare eseguire o no, ciò che evita di ritrovarsi con ospiti indesiderati sul proprio computer o di essere seguiti alla traccia in ogni movimento in rete (cliks e passwords compresi).

vedi anche:
’Navigatori’ spiati per 7 anni registrate le visite a ogni sito - Tecnologia - Repubblica.it

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