Lele il progetto didattico che fa salire in cattedra avatar e intelligenze artificiali
Parte da Messina il Progetto “ Lele “ ( acronimo di Lezioni di ELEttrotecnica ), ideato dal Prof Aldo Domenico Ficara e finanziato dal network "Regolarità e Trasparenza nella Scuola", rivolto a tutte le scuole superiori di secondo grado del nostro Paese.
Il progetto è inserito all’interno dell’iniziativa culturale “ Di.Te. Online “ e si occupa di divulgazione tecnologica in ambito elettronico e elettrotecnico. I concetti principali di queste discipline sono proposte da video condotti da avatar digitali gestiti da intelligenze artificiali. Proprio la gestione delle intelligenze artificiali in ambito scolastico determina uno sconvolgimento delle dinamiche di classe. Infatti, da una parte gli studenti avranno sempre più la necessità di acquisire competenze sul funzionamento dell’Intelligenza Artificiale, per poterla utilizzare a proprio vantaggio nelle competenze individuali, ma anche per saperne distinguere eventuali usi impropri. Dall’altra, l’Intelligenza Artificiale, attraverso queste sperimentazioni metodologiche, potrebbe aprire nuovi scenari per le pratiche didattiche, a patto che sia disegnata come risorsa per migliorare l’istruzione, senza venire meno ai principi etici condivisi. Oggi studenti e docenti sono concordi nel sostenere la necessità di coniugare l’educazione e la didattica digitale con le discipline tecniche ovvero di lavorare per quell’umanesimo digitale che, nato nell’alveo degli informatici con il manifesto di Vienna del 2019, propone e chiede al mondo dell’educazione e a quello del sociale di esserci e di collaborare costruendo linguaggi comuni, perché la tecnologia e i diritti siano raggiunti con una necessaria partecipazione multidisciplinare. Il progetto Lele si basa su piattaforme che creano video in cui gli avatar parlano fluidamente in oltre 120 lingue, demolendo barriere linguistiche e culturali che un tempo limitavano la portata globale di una narrazione didattica. Il suo punto di forza risiede nella capacità di trasformare semplici testi scritti in esperienze video dinamiche, in cui avatar digitali dotati di voce articolano i contenuti disciplinari con un realismo sorprendente. Una vera e propria rivoluzione didattica che nel giro di qualche anno coinvolgerà gli istituti tecnici e professionali, senza tralasciare i licei.
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