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Le ultime dal “caldo” fronte delle bollette energetiche

Le ultime dal “caldo” fronte delle bollette energetiche

E’ pervenuta in anticipo al vostro reporter la bolletta del gas, fornitore ENI S.p.A.: a seguito di una lettera di protesta, avente come oggetto le presunzioni sui consumi operate autoritativamente dal venditore, dopo un controllo sul valore reale indicato dal contatore, la nuova bolletta è stata emessa con una ventina di giorni di anticipo sul previsto. 
 
Per di più contiene, giusta nota allegata, un nuovo metodo di calcolo, frutto di ben tre Delibere dall’Autority, anzi vengono ricalcolate le bollette emesse a decorrere dal 1 luglio 2009. Il risultato è un consumo di circa 115 mc di gas ed un importo di circa 60 Euro da pagare. Ovviamente non è possibile fare la divisione fra metri cubi di gas ed importo in Euro per sapere quanto costa un metro cubo di gas: a causa del conguaglio, per sapere questo dato sarà necessario aspettare la prossima lettura. Resta il fatto che le precedenti bollette erano abbastanza prossime ad un costo unitario di 1 Euro al metro cubo, mentre quest’ultima si avvicina ai 50 centesimi al metro cubo. Insomma, un vero trionfo da più versi: siamo andati verso il meglio piuttosto che verso il peggio.
 
Neanche il tempo di esultare, ed ecco la bolletta dell’energia elettrica, fornitore E.N.E.L. S.p.A.; anche essa con tanto di nota esplicativa sul nuovo metodo di calcolare il costo dell’energia, questa volta con la nuova tariffa obbligatoria bioraria, che sarà applicata fra sei mesi. Sembrerebbe che occorre a tutti i costi consumare energia nelle ore notturne e nei week-end. Ma non sembra possibile al vostro reporter tenere i televisori spenti durante il giorno, a meno di non far applicare una sorta di “copri-fuoco diurno” anche alle emittenti televisive, con spossessamento del noto presentatore Luigi Marzullo detto Gigi degli orari notturni di sua competenza. Detto “coprifuoco” dovrebbe anche comportare il non uso diurno dei computer. Resta il dubbio che, vivendo di notte e dormendo di giorno come i musulmani durante il Ramadan, non si finisca per consumare più energia elettrica per tenere accese le luci di casa.
 
E la bolletta, dirà il lettore? Semplicemente stratosferica: circa 160 Euro per due mesi di fornitura, contro gli usuali 100; e questo per un appartamento di circa 150 metri quadrati, senza alcuna stufa elettrica e senza alcuno scaldabagno elettrico (l’appartamento ha in dotazione una caldaia a gas a condensazione, che consuma veramente poco e, soprattutto, consuma solamente metano).
 
Il pensiero va agli sventurati elettricamente dipendenti: per pagare le loro bollette, stavolta dovranno fare un mutuo in banca. Il vostro reporter, invece, non farà altro che spostare dal settore gas al settore energia elettrica una cinquantina di Euro e tutto resterà come prima; ossia continuerà a pagare una cifra semplicemente vergognosa per le modestissime esigenze energetiche della sua abitazione.
 
Cosa c’è che non funziona? Il vostro reporter non lo ha capito. Teme che, in base al famoso “principio di conservazione del denaro”, se tutta la massa dei cittadini vede diminuire le proprie disponibilità perché è costretta a mettere mano con continuità al proprio portafoglio per pagare bollette energetiche spropositate, da qualche altra parte pochi privilegiati vedono aumentarle, e di molto, le proprie disponibilità. E resta in attesa delle prossime novità sul fronte delle bollette energetiche; come gli cioccolatini di Forrest Gump, non sai mai quello che ti capita.

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