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Le ultime da Brunetta

"La crisi ha fatto aumentare il potere di acquisto, con diminuzione della povertà", parole uscite dalla bocca del pluricriticato ministro Brunetta, ovviamente precisa le sue brillanti conclusioni con la seguente frase "il potere di acquisto è scattato grazie all’incremento delle retribuzioni e alla diminuzione dell’inflazione", non disdegnando di segnalare che i disoccupati e cassa integrati creati dalla crisi sono solo 400mila unità.

Affermazioni che non meriterebbero commenti.

Una persona che ha il "coraggio" di negare la gravità di questa crisi e di sfottere chi ha perso il lavoro o che lo perderà a breve dicendo che il "potere di acquisto è aumentato" quando questa affermazione fa a pugni con la realtà non merita nessun commento.

Tanto per rinfrescare la memoria al ministro, l’ANSA pubblica alcune notizie economiche molto interessanti...PIL del primo trimestre a -6% rispetto al primo trimestre 2008 e del 2,6% rispetto al trimestre precedente. Produzione industriale a -25% rispetto all’anno precedente, con il comparto auto che marca un -31 % rispetto al 2008.

Richiesta di cassa integrazione da parte delle aziende a +360 % nel primo trimestre rispetto al 2008.


Tasso di disoccupazione secondo i dati dell’ultimo trimestre del 2008 al 6,9%,ma secondo i dati di Beppe Grillo, il noto comico genovese, sarebbe ormai sopra quota 10%, dato verosimile visto che la media europea sfiora l’8%.

E questo le pare poco ministro Brunetta?

Non tocchiamo il settore prezzi dei beni di consumo, oppure il problema debito pubblico, altrimenti se ne vedrebbero delle belle...E comunque dubito che un disoccupato possa apprezzare la diminuzione dell’inflazione visto che di soldi molto probabilmente non ne ha...

Ma forse questi dati non fanno parte del mondo in cui vive Brunetta...
Purtroppo, però, al cittadino comune tocca vivere nel mondo reale con problemi reali.

Ma tutto questo non tocca alcune persone della nostra classe dirigente.

Commenti all'articolo

  • Di STATALI - SOCIAL NETWORK (---.---.---.111) 12 giugno 2009 09:59
    Gente distinta che esce dritta e a testa bassa dal portone, gente che ha poca voglia di parlare, gente che ha poca voglia di ascoltare la politica e certi politici. Un tempo ricorrevano al Monte di Pietà, solo i romani in condizioni gravissime, ora quelle condizioni sono comuni a tanti e la fila col numeretto, davanti al pegno, si è allungata. Il Monte dei Pegni di Roma eroga 21 milioni di euro al mese, per un totale di 30 mila operazioni di concessione del credito. La gente entra ed esce dall’istituto in continuazione. Dal 1993 il valore delle pensioni è calato del 30%.

    Con il nuovo modello contrattuale
    , il divario salariale è destinato ad aumentare comportando un’ulteriore e significativa perdita per i dipendenti a busta paga ed i pensionati, che già hanno pagato dazio negli ultimi anni grazie all’effetto “euro” che ha di fatto dimezzato le retribuzioni di chi sta a stipendio fisso e raddoppiato i costi al consumo. Si calcola che, nel periodo 2002-2008, il potere d’acquisto dei redditi netti reali delle famiglie operaie ha visto una perdita di 1.599 euro, quello con capofamiglia un impiegato ha conosciuto un arretramento di 1.681 euro.

    Ma secondo Lui, secondo le Sue statistiche ed i suoi studi, “in Italia la povertà è diminuita”. Parola di ministro, parola di Renato Brunetta! "Nell’ultimo anno il potere d’acquisto per i lavoratori dipendenti e i pensionati è aumentato dell’1-2 per cento: in Italia la povertà è diminuita Per 30 milioni di lavoratori dipendenti e pensionati la crisi ha portato a un aumento del potere di acquisto, grazie all’incremento delle retribuzioni e alla diminuzione dell’inflazione." È la tesi esposta, non da un marziano, ma dal ministro della Funzione pubblica, dal palco dell’Auditorium della Tecnica di Confindustria dove è in corso la Giornata dell’Innovazione.

    La platea del convegno, però, non ha accolto positivamente le parole di Brunetta e dopo qualche mugugno nella sala il ministro è sbottato: “Rumoreggiate quanto volete, ma queste sono le statistiche!” Così si è rivolto ai partecipanti. Brunetta ha poi cercato di continuare il suo intervento ma ha dovuto chiedere esplicitamente alla platea di “smetterla di rumoreggiare” per andare avanti. Ma stavolta a contestare il ministro non sono gli "Statali", bensì gli "industriali", ovvero una parte di società tradizionalmente "amica" del governo di centrodestra.

    Sottolieneatura dovuta, stigmatiziamo che le presunte statistiche del ministro sono quotidianamente smentite dalla realtà dei fatti, da chi và al mercato a fare la spesa, da chi deve acquistare un casa, da chi è alle prese con bollette e mutuo! Altro che statistiche, altro che brunettate, qui stiamo si tratta di “persone” non di numeri, non di oggetti: le disuguaglianze in Italia aumentano invece di diminuire, i poveri diventano sempre più poveri, il ceto medio non esiste più ed i ricchi sono sempre più ricchi! Non è più possibile sottovalutare la crisi economica che oggi attanaglia la stragrande maggioranza delle famiglie italiane come se si trattasse di alleggerire la nave di inutile zavorra. Nessuno può più permettersi il lusso di ignorare il pesante impatto della sfavorevole congiuntura economica su chi campa di stipendio e pensione. Nessuno può più minimizzare il fatto che i costi del difficile momento che il paese sta attraversando ricadono in misura prevalente sulle fasce più deboli della popolazione: pensionati e lavoratori dipendenti!

    ESPRIMI IL TUO PARE SUL NOSTRO SONDAGGIO: BRUNETTA SI - BRUNETTA NO
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  • Di Andrea Campilungo (---.---.---.142) 12 giugno 2009 15:08

    Il ministro Brunetta può essere criticato su tanti punti, ma in questo caso ha detto semplicemente delle verità.
    1) a causa della crisi i prezzi si sono abbassati.
    2) certe categorie con il reddito fisso (pensionati, dipendenti pubblici e i dipendenti privati che non rischiano il posto) hanno un potere d’acquisto aumentato, perché il loro reddito è sempre lo stesso ma i prezzi sono più bassi. Anzi, i dipendenti pubblici hanno anche ricevuto un leggero aumento della retribuzione nel nuovo contratto.

  • Di Andrea Campilungo (---.---.---.142) 12 giugno 2009 15:10

    3) i dati della disoccupazione legata alla crisi in Italia sono gravi ma fortunatamente non sono paragonabili a quelli presenti in altri paesi, come Spagna o Inghilterra, che la crisi ha colpito molto più duramente.

  • Di Andrea Campilungo (---.---.---.142) 12 giugno 2009 15:11

    Queste sono delle verità. Cosa vuol dire? Che la crisi non esiste? No, la crisi esiste e come e va affrontata molto meglio di come stia facendo il governo. E non a casa nello stesso articolo all’ANSA proprio Brunetta afferma che occorrono importanti riforme nei prossimi 100 giorni. Ma questa affermazione non è stata riportata nell’articolo...

    • Di pint74 (---.---.---.109) 12 giugno 2009 19:09
      pint74

      "Brunetta afferma che occorrono importanti riforme nei prossimi 100 giorni".
      Non ho riportato questa affermazione perchè non ha specificato (odalmeno accennato)a nulla di quello che conterranno queste riforme.
      Ammesso che esistano queste riforme.
      I prezzi sono diminuiti di pochissimo e solo in pochi settori,quindi il potere di acquisto è aumentato ma di pochissimo e con le paghe da fame che ci sono in giro non è un’aumento signieficativo.
      Se guardiamo il quadro generale di questa crisi ci sarebbe da piangere.
      Disoccupazione in aumento,crollo della produzione industriale,erosione dei fondi per gli ammortizzatori sociali e nessun accenno(tranne la mera propaganda di qualche politico che ci vede già fuori dalla crisi) ad una ripresa,anzi...
      Le cose,se possibile,rischiano un’ulteriore brutta piega.
      Per quanto riguarda la disoccupazione,non stiamo poi tanto meglio delle nazioni a cui hai accennato...
      Le statistiche vanno lette ed interpretate.
      Lavoratori in nero(clandestini e non)che non risultano in nessuna lista.
      Lavoratori temporanei a paga da fame ed ora con orari ridotti all’osso,quelli potremmo metterli fra gli indigenti ed i quasi disoccupati,tutto questo non fà parte delle statistiche ufficiali.
      Vedremo fra qualche mese quale coniglio estrarra dal cilindro il nostro ministro.

  • Di pv21 (---.---.---.153) 12 giugno 2009 18:04

    Evidentemente come Ministro della PA non è tenuto a sapere di Cassa Integrazione e ristrutturazioni. Basta aspettare di vedere le meraviglie del Piano e-gov 2012 per poter constatare la differenza tra proclami e "crociate" (il dire) ed ottenere una maggiore qualità ed efficienza del servizio pubblico (il fare). Questo ed altro ... //forum.wineuropa.it

    • Di Enrico da MONZA (---.---.---.183) 12 giugno 2009 18:26

      Sei forte Brunetta avanti cosi fino alla meta
       

    • Di Granchi Federico (---.---.---.81) 12 giugno 2009 21:11

      Sei forte Brunetta avanti così fino alla merda!

    • Di RICKY (---.---.---.119) 14 giugno 2009 00:11


    • Di RICKY (---.---.---.119) 14 giugno 2009 00:22

      X ENRICO DA MONZA - O SEI PERVASO DALL’ODIO DI CLASSE O SEI UN MENTECATTO: UN CONTO E’ STANARE FANNULLONI, FALSI MALATI ETC. , ALTRA COSA E’ IRRIDERE CHI A CAUSA DELLA CRISI E’ STATO LICENZIATO O STA CHIUDENDO LA PROPRIA IMPRESA: SAI, SE LA GENTE NON ALIMENTA LA DOMANDA, ANCHE LE FABBRICHE E LE AZIENDE SONO DESTINATE A FINIRE MALE... MA CIO’ A TE FORSE SFUGGE.
      DIREI CHE IL VIZIO DI MISTIFICARE LA REALTA’, PROPRIO DI BERLUSCA, IL NOSTRO MINISTRO LO HA IMPARATO PRESTO E BENE. I SUOI DATI SONO UNA BARZELLETTA,COME DEL RESTO IL PERSONAGGIO...
      CHI VOTA F.I. NON HA IDEE, VA SOLO DIETRO AL SUO PADRONE PERCHE’ GLI FA BALENARE IL SOGNO DI POTER DIVENTARE COME LUI.
      MA QUANDO UN GIORNO ,COME IN ARGENTINA, ANDRETE IN BANCA E NN TROVERETE PIU’ I VS RISPARMI PERCHE’ BERLUSCONI CI STA MENTENDO SULLAREALE SITUAZIONE DEI CONTI PP (SIAMO SULL’ORLO DEL DEFAULT, SAI CHE SIGNIFICA?- ALLORA PIANGERETE LACRIME AMARE.
      MA D’ALTRONDE, O ELETTORI DELLO PSICOPEDOPORNONANO , VOI NON SIETE ESSERI PENSANTI , DUNQUE NON E’ VERO CHE SIETE IGNORANTI, PIU’SEMPLICEMENTE E CARTESIANAMENTE "NON SIETE"
      AUGURI ENRICO, PER I TUOI SOLDINI E LA TUA PENSIONE...

    • Di RICKY (---.---.---.119) 14 giugno 2009 00:42

      per andrea campilungo o campilongo o campolargo

      fammi sapere il nome del tuo pusher, così la realtà mi apparirà più rosea.

      Con l’euro (che non è la causa dell’aumento dei prezzi, quello e’ stato dovuto alla mancanza dei controlli sotto il consolato di berlusconi) il potere di acquisto degli stipendi si era già dimezzato. Gli adeguamenti all’indice Istat sono stati risibili , tanto è vero che l’ultimo rinnovo contrattuale per i pp dipendenti con Brunetta al Welfare è di meno di 50 Euro lordi al mese: ELEMOSINA.

      I PPDD saranno anche generalmente fannulloni, ma le tutele di cui godono sono diritti, nn privilegi e dovrebbero essere estese a tutti gli altri. Se i nullafacenti pubblici sono palla al piede per il paese in quanto pletorici improduttivi, che dire degli imprenditori e degli autonomi evasori? recuperando i soldi dell’evasione fiscale si potrebbero varare 2 0 3 finanziarie. ma noi , poveri dipendenti che ci stiamo arricchendo, a diversità di voi siamo meno fziosi, sappiamo che senza imprenditori non ci sarebbe lavoro, e quindi evitiamo l’equazione imprenditore = evasore fiscale (anche se le statistiche dicono che i datori di lavoro dichiarano meno dei dipendenti...).

      Bisogna evitare di gettare fumo negli occhi, creare capri espiatori e di demonizzare intere categorie - si rischiano tensioni sociali troppo forti.

      Ma quando al potere ci sono degli estremisti come i forzaitalioti ci i deve aspettare il peggio.

      ps: leggiti l’aneddoto di menenio agrippa e cerca di essere piu’ obbiettivo ,caro campolungo 

      buona notte

  • Di sole rosso (---.---.---.133) 15 giugno 2009 10:40

    . le istituzioni non ti tutelano, i piccoli che hanno ancora un po di coraggio non vengono considerati, sei piccolo e basta. non hai prestigio, non sei utile alle statistiche perchè non hai potere. se chiedi rispetto come persona, come imprenditore o come cittadino non vieni considerato, dai solo fastidio a coloro che occupano quelle poltrone dove il sudore non bagna la fronte, hanno lo stipendio sicuro loro e disonorano i posti che occupano che potrebbero essere di qualcun altro magari più bisognoso, disonorano le divise che indossano e di conseguenza per essere considerati bisogna essere delinquenti e fuorilegge, farsi giustizia da soli e non soffrire in silenzio per poter racimolare i soldi per tirare avanti onestamente. bisogna aiutare coloro che non vengono tutelati anche gli statali dovrebbero aver paura veramente di perdere il posto e capirebbero di più le esigenze altrui senza abusare dei loro benefici a discapito di coloro che hanno veramente voglia e bisogno di lavorare. è un’indecenza, si da solo un’immagine indecorosa del bel paese dove viviamo fatto solo di apparenze.

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