Le chiacchiere… stanno a zero.
L’ultima perla di Luigino non si era mai sentita in politica.
Rivolto a Giovanni Tria dichiara: “un ministro serio i soldi li deve trovare”.

"Luigino" sembra il “figlio a carico” che, all’ennesimo rifiuto del “capo famiglia” sbotta.
Ma un genitore responsabile e “serio” ha l’obbligo di “accontentare il proprio figlio”?
Al netto della facile ironia, Luigi Di Maio non ha torto.
I soldi bisogna trovarli “gli italiani in difficoltà non possono più aspettare, lo Stato non li può più lasciare soli”.
Però, questa è, dovrebbe essere, la fase finale di un ragionamento.
Non possiamo indebitarci, abbiamo raschiato il fondo, nessuno è più disposto a prestarci un euro, quindi dobbiamo procedere ad una redistribuzione delle risorse.
Per dirla con Luigino si rende necessario un “ritocco”.
Ora, per procedere al “ritocco” dobbiamo partire da un assunto “ad ogni spreco riscontrato, anche il più piccolo, corrispondono, un numero limitato di prenditori ed infinito di posti di lavoro, in carne ed ossa”.
Per cui riassumendo, un “ministro serio i soldi li deve trovare” ed un “Vicepresidente serio” deve definire delle priorità.
Invece, il nostro, per un evidente tornaconto “elettorale” sta promettendo a tutti “mari e monti” e questi soldi, che sono tanti, non può trovarli neppure un ministro “serio”.
Le chiacchiere…stanno a zero.
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