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Le altre misure di sostegno alle famiglie (forse)

Uno sguardo disilluso sulle altre misure pensate dalla Governo allo scopo di aiutare le famiglie italiane a superare la crisi economica.

Riduzione e blocco di tariffe elettriche, gas ed autostrade

Le famiglie economicamente (molto) svantaggiate che hanno diritto all’applicazione delle tariffe agevolate per la fornitura di energia elettrica, hanno diritto anche alla compensazione della spesa per la fornitura di gas naturale.

Per ottenere l’agevolazione l’ISEE non deve superare i € 7.500. Una famiglia di tre persone con € 22.000 di reddito complessivo che paga € 6.000 di affitto è già fuori.

La compensazione della fornitura di gas naturale spetta inoltre alle famiglie con almeno 4 figli a carico se l’ ISEE non supera i € 20.000 (chissà quante ne saranno in Italia).

Secondo il Governo il risparmio per una "famiglia tipo" sarà circa del 15% del costo delle utenze però al netto delle imposte le quali rappresentano il 50% e oltre della spesa per la bolletta del gas naturale (quattro soldi).

La domanda per ottenere il bonus va presentata al comune di residenza.

E’ simpatico il sistema che il governo ha trovato per finanziare questo bonus: le risorse verranno attinte dai fondi stanziati per la riduzione delle accise e dell’imposta di consumo sul gas, cioè pagano tutti quegli altri che non hanno diritto al bonus. Qualora queste somme non fossero sufficienti verrà istituita una nuova componente tariffaria (tassa) a carico di tutte le utenze non domestiche (qualcosa mi dice che una volta istituita rimarrà in bolletta per qualche secolo).



Però almeno fino al 30 aprile 2009 sono sospesi gli aumenti dei pedaggi autostradali, che per chi si può ancora permettere di fare lunghi viaggi con l’auto propria è sicuramente un bel vantaggio.

Fondo per il credito per i nuovi nati


Questa agevolazione è proprio fantastica.

Presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato istituito il "fondo di credito per i nuovi nati".

A tale fondo è stata destinata una somma di € 25 milioni per ciascuno degli anni 2009, 2010, 2011. Un cifrone considerando che in Italia nascono oltre 500.000 bambini ogni anno.

Ma a cosa serve questo fondo? Ad incentivare il ricorso al credito per le famiglie con un figlio nato o adottato nell’anno mediante il rilascio di garanzie dirette, anche di natura fidejussoria, alle banche e agli intermediari finanziari (non riesco a capire se sono preoccupati per le famiglie o per le banche).

E dove prendono i soldi questa volta per finanziare il fondo? Ovvio, dal Fondo per le politiche della famiglia già esistente presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Bisogna aspettare il decreto del presidente Consiglio dei Ministri di concerto con il Ministro dell’Economia che fisserà i criteri e le modalità di organizzazione del funzionamento del fondo per conoscere come funzionerà (chissà cosa si inventeranno).

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