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Le Pussy Riot "colpevoli"

AGGIORNAMENTO: alle 18:00 (ora locale), arriva la notizia della condanna della band. Le tre ragazze sconteranno 2 anni di carcere con l’accusa di teppismo motivato dall'odio religioso. Immediate le manifestazioni dei sostenitori delle cantanti che hanno mostrato il loro dissenso senza indugio. Ma la protesta continua anche in Rete con numerosi interventi sui Social Network. Aumenta, dunque, la tensione per un verdetto per molti ingiusto, che non tarderà a mostrare ripercussioni sull’opinione pubblica.

Era atteso per oggi il verdetto delle Pussy Riot e, questa volta, è arrivato senza rinvii. Il Tribunale di Mosca ha definito colpevoli le tre cantanti e in particolare la sentenza afferma che la band ha suonato una canzone «blasfema e insultante» nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, commettendo una «grave violazione dell'ordine pubblico, disturbando la quiete dei cittadini e insultando profondamente le convinzioni del fedeli ortodossi» .

Ma la sentenza non sembra aver scalfito le giovani ragazze russe, oramai consapevoli di essere diventate il mezzo per un fine più grande, condiviso e difeso da tutto il mondo. A tal proposito numerose squadre antisommossa erano presenti fuori le aule del tribunale per evitare che le manifestazioni a sostegno del gruppo punk possano finire in tragedia. 

Maria Alekhina, 24 anni, e Yekaterina Samutsevich, 29 anni e Nadezhda Tolokonnikova, 23 non sembrano per nulla pentite e credono fermamente nelle loro opinioni; a tal proposito proprio la Tolokonnikova ha affermato: "Abbiamo già vinto, abbiamo imparato ad arrabbiarci con le autorità e a parlare ad alta voce di politica" e continua "non credo in una sentenza come questa. Questo non è un processo: è un'illusione". 

La cantante ha poi aggiunto, in riferimento alle autorità del suo Paese: “Davvero non ci aspettavamo un processo, perché non abbiamo mai commesso alcun reato. Non sospettavamo neanche che le autorità sarebbero state così stupide da perseguitare delle femministe punk anti-Putin, dandoci legittimità nello spazio sociale".

Per reati di questo tipo è prevista una condanna che può arrivare anche a sette anni di carcere e proprio per questo milioni di sostenitori del gruppo in tutto il mondo attendono la decisione di Mosca.

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.13) 17 agosto 2012 16:57

    Se vai a cantare un canzone blasfema a San pietro ti mettono in carcere. Qui in Italia chi brucia un cassonetto si è preso 7 anni di carcere. Ma di cosa stiamo parlando? di quanti soprusi e abusi del potere clericale (e dello Stato che gli fa da cane da guardia) ci sono in Italia o del fatto che in Russia si sta come da noi?

    Per non parlare che se diffondi dei cabli diplomatici e ricevi asilo politico da una nazione democratica ti minacciano di venire e prenderti in ambasciata violando l’extratterritorialità. Ma da che pulpito vogliamo criticare il governo di Putin? Da quello di Roma? Da quello di Londra? o da quello di Guantanamo?

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.53) 17 agosto 2012 16:46

    era meglio stalin che le chiese le bruciava

  • Di (---.---.---.13) 17 agosto 2012 16:57

    Se vai a cantare un canzone blasfema a San pietro ti mettono in carcere. Qui in Italia chi brucia un cassonetto si è preso 7 anni di carcere. Ma di cosa stiamo parlando? di quanti soprusi e abusi del potere clericale (e dello Stato che gli fa da cane da guardia) ci sono in Italia o del fatto che in Russia si sta come da noi?

    Per non parlare che se diffondi dei cabli diplomatici e ricevi asilo politico da una nazione democratica ti minacciano di venire e prenderti in ambasciata violando l’extratterritorialità. Ma da che pulpito vogliamo criticare il governo di Putin? Da quello di Roma? Da quello di Londra? o da quello di Guantanamo?

  • Di Enrico Emilitri (---.---.---.235) 17 agosto 2012 21:50
    Enrico Emilitri

    Certo che sono un bell’esempio di democrazia: quando erano al potere le dittature (non ha importanza di quale orientamento) si è fatto di tutto per buttarle a gambe all’aria, e quando sono state consegnate alla Storia ahnno fatot di tutto per eliminare ogni alternativa al modello di democrazia che hanno voluta imporre (o, meglio, si sono fatta imporre dall’Occidente)!

  • Di pint74 (---.---.---.23) 18 agosto 2012 13:04
    pint74

    "Ma la sentenza non sembra aver scalfito le giovani ragazze russe, oramai consapevoli di essere diventate il mezzo per un fine più grande, condiviso e difeso da tutto il mondo."

    Ma per favore...
    Le giovani ,a mio parere,stanno già immaginandosi i milioni di euro che guadagneranno da tutta questa pubblicità.
    Libri,dischi e magari un bel film...
    Illusi,se queste sono simboli di libertà e democrazia siamo a posto.
    Un’offesa a chi,per questi ideali,ci ha rimesso la vita.
    Sono sicuro che se avessero fatto questo negli USA o in un’altra "democrazia" occidentale le pene sarebbero state esemplari e ben più dure,soprattutto in campo economico.
    Un conto è la libertà ,un’altro e ledere il diritto altrui con la scusa della libertà.
    Questa è solo pubblicità e basta.

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