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Le Leggi del Condizionamento Mentale

“Mindfucking” è un saggio molto denso che descrive nel dettaglio i processi di condizionamento mentale, occulto e opportunista, che vengono utilizzati dalle istituzioni pubbliche e dalle società private. I temi spaziano dal marketing alle tecniche segrete di lavaggio del cervello utilizzate dalla CIA (Stefano Re, www.unoeditori.com, edizione ampliata del 2020, 535 pagine, euro 14,90).

Nello slang americano Mindfucking significa fottere la mente di qualcuno con un inganno o uno scherzo crudele. Nel saggio la parola viene usata in modo ampliato per indicare “l’indottrinamento politico e culturale, il lavaggio del cervello o il condizionamento mentale mirato a fini pubblicitari”. In effetti i condizionamenti mentali più efficaci e durevoli sono quelli che garantiscono l’illusione della scelta a un soggetto inconsapevole degli obiettivi reali della controparte.

La vita è fatta di scontri quotidiani. Quando ci si trova davanti a un conflitto si può lottare o fuggire. Se la fuga risulta impossibile o il combattimento troppo rischioso “gli animali ci mostrano un’ultima reazione: la sottomissione… Nei comportamenti umani, questo comportamento entra in conflitto” con l’orgoglio, “la dignità, la sicurezza di sé, il coraggio, la rispettabilità”. Quindi per sottomettere la volontà personale “i processi di Mindfucking aggirano il problema tramite alcuni espedienti come indurre regressione… fornire razionalizzazioni con sui “salvare la faccia” o forzare la completa rimozione delle opinioni precedenti bollandole” come superate o non altruiste (p. 57; https://filosofiaecultura.it/recensioni/henri-laborit-elogio-della-fuga; sintesi dell’organizzazione emotiva della mente umana: https://www.agoravox.it/Mente-Emozioni-Ragione-x-Cultura.html). 

La realtà sociale non è mai qualcosa di ben definito, ma è lo scontro e l’integrazione di diverse visioni del mondo, che vengono create dall’interpretazione di innumerevoli menti, in base ai punti di vista, personale, professionale, familiare e culturale, quindi in relazione alle idee politiche e religiose (esterne e interne al soggetto). L’interrelazione di diverse visioni del mondo è talmente complesso e fluido che normalmente viene percepito al di fuori di un processo di attenzione attivo riflessivo. Diventare consapevoli di questi meccanismi di condizionamento mentale è il primo passo per mantenere il controllo esistenziale. “Senza coscienza non vi può essere responsabilità. E senza responsabilità la nostra vita non ci appartiene” (p. 30). Per fortuna ogni essere umano è in grado di apprendere nuove modalità di comportamento durante tutto l’arco della vita.

Ogni gruppo sociale promuove una determinata ideologia e alcune scelte di vita, di tipo religioso, economico, salutistico e così via. In genere, “le tecniche di suggestione e influenza più efficaci e radicali sono proprio quelle capaci di provocare mutamenti inconsapevoli, duraturi e considerati “volontari” da parte di chi li subisce… i cambiamenti possono essere definiti “violenti” o “morbidi” a seconda del diverso metodo di persuasione e condizionamento che li caratterizza, senza però una diretta correlazione con l’intensità” e l’importanza delle conseguenze personali (p. 32).

I gruppi dominanti o che aspirano al dominio, parlano di riforme culturali e di miglioramenti sociali quando vogliono portare a compimento un progetto sociale per loro più vantaggioso. Le tecniche utilizzate per garantire l’egemonia culturale prevedono forzature per incrementare l’isolamento personale e sociale, il controllo sociale diretto e indiretto, in modo da inibire la riflessioni personali e imporre il pensiero di gruppo. Quando questi processi diventano molto pervasivi e manipolativi a livello istituzionale o statale, la maggioranza dei cittadini per sentirsi “normale”, o per evitare problemi maggiori, “sceglie” il ruolo di prigioniero riconoscente del sistema limitante, come avviene nella Sindrome di Stoccolma (la mente regredisce a quella di un bambino che idealizza la figura che controlla la sua vita).

Naturalmente la comunicazione è basilare nel pilotare il pensiero delle persone, attraverso la censura (anche indiretta attraverso le pressioni psicologiche a livello gerarchico) e l’utilizzo di un nuovo gergo burocratico che ridefinisce la realtà in modo semplicistico e infantilizzante. Esiste anche il fenomeno quasi invisibile della violenza simbolica dei dominatori, ben documentata dal sociologo francese Pierre Bourdieu (https://www.doppiozero.com/materiali/pierre-bourdieu-la-violenza-simbolicahttps://dirittopenaleuomo.org/contributi_dpu/la-violenza-simbolica-dalla-distorsione-pedagogica-al-potere-dominantehttps://gabriellagiudici.it/pierre-bourdieu-intervista-sulla-violenza-simbolica).

Senza i normali processi di comunicazione istituzionale e sociale la visione della realtà risulta adulterata. “Limitare, gestire e condizionare tutte le informazioni che un individuo può ricevere consente di condizionare in grande misura la sua intera percezione della realtà” (p. 45). Anche la censura più nascosta si rivela nella mancanza di senso critico e di buon senso, e nell’incoerenza tipica delle persone bugiarde (naturalmente vengono silenziate prima le voci più critiche). La comunicazione in un sistema totalitario diventa patologica e paradossale. “Il dilemma senza uscita dei Paesi comunisti era: “Portiamo la libertà, ma per assicurarci che la nostra missione non venga minacciata, dobbiamo togliere ogni liberta”. Ciò che doveva essere temporaneo divenne stabile, e la stabilità dei sistemi comunisti era basata sulla totale cancellazione del dissenso” (p. 167). Nel 2021 più di qualcuno crede nella libertà legata alle varie imposizioni burocratiche (sei libero se…).

Il saggio di Stefano Re è molto complesso e ricco di contenuti difficilmente sintetizzabili, ma molto utili per capire le debolezze umane da tutti i punti di vista (vittima, carnefice, professionista della comunicazione). Però attualizzare le conoscenze umanistiche e storiche non è facile: bisogna prima acquisire una certa distanza esistenziale e intellettuale. Comunque provo a riassumere il messaggio centrale del saggio con questa citazione: il menticidio è “Un sistema strutturato di intervento psicologico e perversione giuridica tramite cui un potente dittatore può imprimere i propri pensieri opportunisti nella mente di coloro che programma di usare e distruggere”. Questo è il genocidio psicologico descritto da Joost Meerloo, psichiatra olandese sfuggito alla furia nazista (http://www7.bbk.ac.uk/hiddenpersuaders/blog/manipulation-out-of-control).

Infine conviene ricordare che nelle grandi rivoluzioni sociali i leader politici e “i dittatori possono riformare le leggi, ma non le consuetudini” (Jacinto Benavente, drammaturgo). La popolazione civile ha il vantaggio di essere sempre molto numerosa e di avere i piedi ben piantati a terra. A loro volta i funzionari e i professionisti che calpestano la costituzione sono costretti a farlo sotto gli occhi di tutti. Guardate la realtà dall’alto con gli occhi dell’aquila. Rivalutate il sarcasmo, l’ironia e l’anticonformismo. Le leggi fondamentali della convivenza umana sono quelle descritte dai migliori filosofi della storia umana. I dittatori e gli approfittatori muoiono, le idee no.

 

Stefano Re è laureato in Scienze Politiche, ha scritto saggi sulla meta-comunicazione e ha svolto l’attività di consulente in criminologia (analisi degli omicidi sessuali e seriali, criminogenesi, analisi criminologica dinamica dei centri urbani), Per approfondimenti e interviste: https://stefano.rehttps://100giornidaleoni.it/tv/attacco-violento-alla-liberta-con-stefano-re (intervista, settembre 2021); https://100giornidaleoni.it/tv/la-battaglia-dei-due-mondi-con-stefano-re (intervista, luglio 2021); https://www.youtube.com/watch?v=kl_sJ2iyl6k (intervista sul libro di Enrica Perucchietti). Comunicazione importante dell’autore (ex carabiniere): https://stefano.re/ai-colleghi-ff-oo.

 

Nota aforistica – “Per molti, libertà è la facoltà di scegliere le proprie schiavitù” (Gustav Le Bon); “Se vuoi capire quello che fai, prova a cambiare modo di fare” (Amian Azzott); “Uno psicologo sociale è uno specialista della non specializzazione” (Amian Azzott); “Se vuoi arrestare qualcuno basta provocarlo” (cosa è successo a Ugo Rossi? Come mai il Sig. Rossi preferisce essere caricato dalla polizia? Video: https://www.facebook.com/Movimento3V/videos/209295701193044https://www.youtube.com/watch?v=LLjZ1PG0nGM&t=225s); “A chi piace comandare piace insabbiare” (https://www.youtube.com/watch?v=obdI7tgKLtA); “L’allarmismo è il figlio prediletto del terrorismo” (https://www.agoravox.it/Dalla-paura-del-terrorismo-al.html); “Il mondo è nel panico totale per una malattia geriatrica curata tardi e male”; “Una setta religiosa agisce come un piccolo governo, un governo dispotico agisce come una grande setta religiosa”; “I messaggi dei saggi sono saggi se sono giusti” (un vero studioso ama la scienza e non il suo maestro).

Nota nazista – L’apice del controllo sociale del controllo sociale era stato raggiunto dal regime Nazionalsocialista tedesco. Per alcuni approfondimenti: “Il giudice boia al servizio di Hilter” (di Helmut Ortner, https://berlinomagazine.com/2021-roland-freisler-il-giudice-boia-che-condanno-sophie-scholl-e-mori-prima-di-fare-la-spiahttps://www.youtube.com/watch?v=tbwQ7i6uWRY); “I medici nazisti” (https://www.ibs.it/libri/autori/robert-jay-lifton). Conviene ricordare anche questo fatto: “I nazisti durante l’occupazione dell’Europa occidentale ritirarono dal commercio gran parte delle medicine più comuni e necessarie, ma incrementarono la diffusione di barbiturici” (sedativi molto potenti; Merloo Joost, The Rape of the Mind, 1956). Comunque molte professionisti importanti stanno tirando in ballo le leggi di Norimberga sulle sperimentazioni mediche: www.detoxed.info/avv-to-todd-callender-la-pandemia-e-una-vera-cospirazione-delle-elite-per-ridurre-la-popolazione-ed-instaurare-un-governo-mondiale (intervento in un meeting importante); www.nogeoingegneria.com/effetti/politicaeconomia/i-piani-fraudolenti-del-cartello-farmaceutico-mondiale-alla-conquista-del-mondo-ieri-e-oggi (sintesi storica poco conosciuta di Matthias Rath). Una forma di neonazismo in salsa avariata: https://www.youtube.com/watch?v=XBAg_Rmbgt0 (una morte non accidentale in Israele; traduzione italiana); https://c19ivermectin.com (studi su un farmaco vietato o altamente sconsigliato solo in Occidente; https://ivmstatus.com, mappa del suo utilizzo nel mondo); https://c19vitamind.com (una sostanza naturale fondamentale, reperibile anche in parafarmacia, sconsigliata dalla tv italiana). Sintesi psicosociale del periodo nazista: https://www.bresciaoggi.it/argomenti/cultura/i-volonterosi-carnefici-di-hitler-i-tedeschi-1.8536056 (https://www.ibs.it/volonterosi-carnefici-di-hitler-tedeschi-libro-daniel-jonah-goldhagen/e/9788804677949). Qui trovate un film riguardante l’epoca nazista per capire meglio molte cose: https://www.youtube.com/watch?v=-b-j2HArS7E (Good – L’indifferenza del bene, con Viggo Mortensen, direttamente in lingua italiana).

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