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Lavoro materiale ed intellettuale, frammentare per servire il capitale

L’elemento che meglio rappresenta la riproduzione di rapporti sociali e politici di comando all’interno del processo produttivo è la divisione sociale del lavoro in lavoro intellettuale e materiale.
 
Il lavoro intellettuale in che forma si presenta di fronte a chi produce lavoro materiale?
 
In primo luogo come elemento di gerarchia e comando sul lavoro. Come gestore della scienza del capitale in generale. Nello stesso tempo esso assume una forma estranea e separata che taglia verticalmente tanto il lavoro produttivo che quello improduttivo.
 
Marx scriveva "sapere e lavoro si separano". L’autonomia del lavoro intellettuale rispetto a quello materiale non è un fatto naturale, esso avviene nel corso dell’organizzazione e della produzione.
 
In questo modo esso assume forma e quindi partecipa, in qualche modo, alla direzione del lavoro manuale.
 
Questa visione ha come effetto la negazione della tesi che porterebbe l’origine della scissione (tra intellettuale e manuale) all’avvento trascendentale del "denaro"; tesi che sostiene come il frutto del lavoro intellettuale è proprietà sociale, al contrario di quello manuale il cui frutto è proprietà privata.
 
Il carattere privato o sociale (del lavoro) è determinato dal modo in cui il processo lavorativo è organizzato nella "società".
 
Il lavoro intellettuale, in questa società, è lavoro che partecipa all’organizzazione ed alla direzione del lavoro manuale. Il suo valore dipende dalla funzione che esso riveste all’interno dei rapporti sociali tra produttori ed a quello che il capitale gli riconosce all’interno della sua organizzazione.
 
Esso (lavoro intellettuale) è scisso in lavoro in cui i soggetti che lo praticano (la maggior parte) ha un ruolo subordinato rispetto all’altro soggetto che "amministra il sapere".
 
Sia il lavoro intellettuale che quello materiale devono essere ricondotti, per capirne la funzione, non ad una categoria generale ma in "forma storica determinata".
 
Che ruolo ha il "lavoro scientifico" e cosa lo differenzia rispetto al lavoro intellettuale?
 
In quanto separata dal processo di produzione materiale, la scienza è una forza produttiva ma non di valore. Essa può servire, in astratto, sia una classe che l’altra. Nella sua gestione pratica, in questo tipo di società, essa si presenta come dipendente dal capitale e le sue applicazioni tecnologiche, in massima parte, al servizio di valorizzazione del capitale.
 
Prendere coscienza di questi elementi, significa porsi di fronte allo stato delle cose non in modo astratto ma cogliendo gli elementi intrinsechi alla sostanza del "dominio" che la natura del capitale ha nel condizionare e produrre rapporti sociali.
 
Lo sviluppo all’infinito del modello "capitalista", al di là delle contraddizioni di tipo economico e di fattibilità in funzione delle risorse disponibili, ha come conseguenza lo sviluppo infinito di rapporti tra ineguali. E la polarizzazione di questi soggetti su bisogni antagonisti.

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