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Lancet: “Contraccezione nel mondo permette di salvare la vita a 250mila donne”

Uno studio della Johns Hopkins University pubblicato sulla prestigiosa rivista medica The Lancet mette in evidenza come la contraccezione permetta di salvare la vita di moltissime donne, specie nei paesi in via di sviluppo. Circa 250mila ogni anno. E altre centomila potrebbero salvarsi se tutte le donne avessero accesso a mezzi contraccettivi adeguati.

Si stima che 350mila donne siano invece morte per complicazioni dopo il parto o per aborti in condizioni non sicure solo nel 2008. Soprattutto in Asia e Africa la diffusione della contraccezione ha permesso di ridurre la mortalità femminile di circa il 40%. Massiccio, tra le tante organizzazioni, è ad esempio il recente impegno per il family planning della Bill and Melinda Gates Foundation, di cui dà conto anche il New York Times. Ma ci sono ancora vaste zone dove alle donne viene negata pressoché ogni possibilità di gestire autonomamente la propria maternità e di esercitare diritti e libertà, anche per retaggi tradizionali e religiosi.

Secondo John Cleland, che ha coordinato la ricerca, “se tutte le donne che lo volessero avessero accesso alla contraccezione nei paesi in via di sviluppo, le morti delle madri si potrebbero ancora ridurre del 30%”.

Si evidenzia anche il drammatico problema dei neonati morti, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, proprio per complicazioni durante la gravidanza o dopo il parto. Anche ridurre le gravidanze a rischio, anche solo aumentando l’intervallo tra l’una e l’altra, aumenta l’aspettativa di sopravvivenza dei bambini. Con l’esplosione demografica che continua, la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare: secondo l’Onu la popolazione mondiale arriverà a 9,3 miliardi nel 2050.

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