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 Home page > Tribuna Libera > La sottile linea di demarcazione fra prudenza ed incoscienza

La sottile linea di demarcazione fra prudenza ed incoscienza

La realtà è che questo virus non è la peste nera (per altro oggi curabilissima con gli antibiotici), ma non è nemmeno un raffreddore. Si tratta di un virus nuovo, sconosciuto e molto pericoloso per il quale non abbiamo né vaccini, né immunità pregresse, né mezzi terapeutici che possano guarire la malattia.

Possiamo però contenere la diffusione con l’igiene personale e soprattutto grazie al rimedio antico e drastico della quarantena.

Se la diffusione del virus, che potenzialmente sarebbe in grado di infettare 1/3 della popolazione, viene prontamente bloccata… il problema si risolve. Inoltre, se il numero dei malati è contenuto, il sistema sanitario moderno dispone dei mezzi in grado di salvare la maggioranza di quel 15% che contrae una polmonite grave.

Però fino a ieri tutti, dal governo ai media, distribuivano il panico in dosi letali, oggi invece la parola d'ordine è minimizzare. Da un estremo all’altro. Prima facevano il tampone a tutti, oggi i malati si devono raccomandare e di conseguenza diminuisce (o non accelera) il numero dei casi accertati e quello dei malati ospedalizzati perché chi non è in terapia intensiva viene dimesso dagli ospedali.

Ma così non ci si capisce più nulla. La puttanata consiste nel non saper definire un limite razionale fra allarme ed allarmismo, l’incapacità di individuare la sottile linea di demarcazione fra prudenza ed incoscienza. La seconda è molto più pericolosa.

Foto: Pixabay

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