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 Home page > Attualità > Economia > La scoperta del secolo: “Siamo in recessione!”

La scoperta del secolo: “Siamo in recessione!”

 

 Ora seppur completamente travolti dal ciclone della peggiore crisi finanziaria di tutti i tempi dobbiamo ancora sopportare la tracotanza di tanto inutili quanto strapagati economisti la cui recente e acuta scoperta è che siamo in recessione. Non sarebbe bastato chiederlo ad una qualsiasi massaia? Sì, la risposta è indiscutibilmente sì, pertanto risulta sempre più evidente come i governi nazionali siano assolutamente incapaci di imbrigliare il sistema economico mondializzato. La mondializzazione, questo è in nome originario di quella che poi abbiamo chiamato globalizzazione, non è questione recente e le sue dinamiche sono tali dall’essere imprevedibili ed incontrollabili se osservate in maniera parziale dalla ristretta ottica di uno Stato.

Un passo avanti nella gestione di questa crisi e nella prevenzione di crisi future è l’istituzione di organi sovranazionali e autonomi dotati di potenti poteri sanzionatori che si occupino in maniera indipendente del monitoraggio delle fluttuazioni economiche e dello stato di salute del sistema finanziario.

L’attuale sistema economico-finanziario è strutturato in maniera tale dal mostrate in maniera inequivocabile i punti di debolezza solo dopo aver attraversato il punto di non ritorno, ovvero solo dopo che il castello di sabbia sia iniziato a crollare. Nella crisi in atto il castello di sabbia in crollo è quello dei derivati.

I singoli governi nazionali non hanno e non possono avere il controllo del sistema economico mondiale, pertanto interventi finanziari nazionali scoordinati risultano poco efficaci se non del tutto inutili. La politica, così come organizzata, in questa delicatissima fase mostra tutta la sua impotenza e le auspicabili e prospettate punizioni per i Banchieri ed i Bancari con funzioni direttive coinvolti nella distruttiva vendita di titoli spazzatura, basati sui derivati, rimangono demagogiche promesse con buona pace dei milioni di cittadini ingannati e privati dei risparmi.

Rimangono aperte le questioni su che cosa sia uno Stato di Diritto, su che cosa sia la Giustizia e che cosa si intenda per Democrazia Rappresentativa.

Commenti all'articolo

  • Di DD (---.---.---.140) 14 novembre 2008 17:26

    Non capisco. Penso che la maggior parte dei problemi che ci sono oggi siano dovuti al fatto che il Potere viene concentrato sempre più nelle mani di pochi. La crisi é una conseguenza di un sistema economico marcio sostenuto dalle stesse persone che appartengono al FMI, all’ONU ecc. Penso che la teoria di un unico governo mondiale sia sempre più vera e sempre più ci avviciniamo verso la sua creazione.
    Penso che solo in apparenza questi organi sovranazionali possano esserci utili. In verità il loro scopo é un altro. Di quale autonomia si parla, se basta vedere chi sono i principali esponenti di questi organi per capire? Spero che le persone se ne rendano conto presto.
    E’ vero dobbiamo agire globalmente, ma dobbiamo tenere in considerazione che non tutte le decisioni a livello globale vanno incontro ai bisogni naturali dei cittadini, anzi. In più con questa scusa dei rapporti fra Stati si stanno facendo porcherie in tutti i settori. L’autarchia non puo’ funzionare oggi, ma neanche si puo’ continuare a fare le cose perchè le fanno gli altri.

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