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La schizofrenia governa l’Italia!

Quello che ho sentito e visto negli ultimi giorni e in particolare modo nelle ultime ore è qualcosa che lascia senza parole: la storicità dell’avvenimento sta nell’aver conclamato che il delirio politico, la schizofrenia assurta a programma elettorale è di fatto una componente del nostro sistema partitico e parlamentare. Ormai un qualsiasi opinionista, giornalista o comune cittadino può solo tacere, per la potentissima ragione che quello che si assiste è imprevedibile in quanto è conseguenza solo del delirio demenziale!

In questo naufragio collettivo, naturalmente qualcosa si dovrebbe ancora salvare e additare come suppellettili riutilizzabili per sopravvivere nel day after. Il centrodestra fa paura solo a nominarlo: ma nella follia manifestatasi tra dichiarazioni, dimissioni, separazioni e quant’altro, oso recuperare almeno qualcuno che ha saputo mostrare gli “attributi”, tradizionalmente di genere maschile! Ma tra PdL, nuova F.I., la Destra di Storace, i Fratelli d’Italia, i campioni della Lega, mi sembra difficilissimo che possa sorgere un vero partito di centro-destra nazionalista, nella tradizione dei partiti di governo presenti in Europa, che rappresentano una naturale alternativa ai partiti nell’orbita del socialismo democratico.

Ma è nella tradizione della neodemocrazia sociale porsi al di là delle chiacchiere dozzinali e additare ai superstiti di Letta e in particolar modo al PD (dove coraggiosamente si può ancora sperare di riveder la “luce” di un programma seriamente di matrice progressista) che bisogna sollecitare gli Italiani ad uscir fuori dalla condizione di minorazione politica e imparare a muovere i primi passi verso la democrazia diretta. Democrazia che non è proprio quella che addita il comico populista Grillo, che farebbe bene a ritornar a riveder i palcoscenici dei teatri di varietà, piuttosto che ammorbar le sfere con i suoi schiamazzi imitati dai suoi cortigiani! Ma una strigliata va elargita anche a quelli di Sel e dei vari partitini di estrema sinistra, che per il malvezzo di distinguersi e filosofeggiare sul “pelo” hanno disperso voti, anche nelle ultime elezioni, regalando l’Italia ai ricatti di Berlusconi e Grillo.

Una vera politica neodemocratica deve sollecitare l’impegno diretto dei cittadini prima e dopo le elezioni, insegnar loro ad individuare le cause dei problemi e le strategie per risolverli; insomma la vera democrazia obbligatoriamente parte dalla politica fatta dal basso, in quanto per democrazia s’intende un potere ascendente, che parte dal popolo e viene costantemente monitorato dal popolo attivo, che non vive solo per le partite, le scommesse, i giochi e le lotterie, il fine settimana e lo shopping fatto anche con i debiti!

Un popolo diseducato genera necessariamente questo tipo di politica che continuamente stiamo subendo tutti: viceversa un vero movimento democratico educa il popolo alla partecipazione, alla condivisione dei problemi e delle relative soluzioni, nonché all’individuazione di coloro che più degnamente e meritevolmente possono rappresentarlo nelle istituzioni. Diversamente sono solo parodie della democrazia che in casi eccezionali, come quelli degli ultimi tempi, scade proprio nella schizofrenia istituzionalizzata.

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