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La politica ambientale del governo Monti

Tempi di bilancio, anche per l’ambiente. In occasione della conferenza stampa di fine anno tenuta dal presidente Mario Monti il 23 dicembre 2012, sono stati pubblicati sul sito del Governo una serie di documenti di sintesi sull’azione e sui provvedimenti approvati dal governo tecnico nei diversi ambiti.

Relativamente all’ambiente, l'esecutivo guidato da Monti afferma di aver semplificato molte normative complesse che rendevano inattuabili interventi per la difesa dell’ambiente e di aver predisposto meccanismi di finanziamento dell’economia verde. Gli interventi principali hanno riguardato lo sblocco del risanamento delle aree industriali altamente inquinate, la gestione dei rifiuti, in particolare del “caso Lazio”, e lo sviluppo di un piano contro il dissesto idrogeologico del territorio.

Nel complesso sono stati stanziati più di 3 miliardi, come riportato nell’infografica. È stato sufficiente? Secondo il WWF Italia, no. I fondi stanziati per la messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico non sono nemmeno in grado di garantire gli interventi urgenti già definiti. La semplificazione delle norme per lo sblocco delle bonifiche dei siti industriali ha esteso la “messa in sicurezza operativa”, prevista per le aree industriali ancora attive, ai siti abbandonati, permettendo così di rinviare la bonifica.

Sul piano energetico, il governo Monti ha fatto un passo avanti definendo una bozza di Strategia Energetica Nazionale, più volte annunciata, ma mai stilata dai precedenti Governi. Purtroppo però il testo si limita a definire obiettivi eterogenei, senza definire un percorso preciso. Insomma, Governo "rimandato" in ambiente.

Crediti immagine: Laura Pulici

Laura Pulici

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.27) 18 gennaio 2013 18:57

    Terza Scelta >

    Per Monti, gli italiani che credono alle parole di Berlusconi sono come “i topini incantati dal pifferaio magico” che finirono affogati nel fiume. Se “confessa” che, nel 1994, anche lui fu “illuso” dalla promessa di “rivoluzione liberale”, a Monti non torna in mente che, proprio allora, è diventato Commissario Europeo su designazione del primo governo Berlusconi.

    Ancora.
    C’è la crisi, ammette il Professore, ma subito aggiunge che “anche un ragazzino” sa che, presa la medicina, ci vuole del tempo perché passi la malattia. Forse non lo hanno informato che, con la sua ricetta del “rigore”, mese dopo mese lo stato di salute del paese è andato vieppiù peggiorando (come Debito, disoccupazione, inflazione, ecc.).

    Di più.
    Per Monti si potrà alleggerire la pressione fiscale purchè ad ogni riduzione corrisponda “un taglio alla spesa pubblica”. Stando ai primi passi della sua spending review c’è da chiedersi quanti reparti ospedalieri chiusi e posti letto in meno vale il taglio di 1 punto di tasse.
    Anche dietro parole “forbite” possono echeggiare i toni di un Dossier Arroganza

  • Di Giorgio Zintu (---.---.---.146) 19 gennaio 2013 14:26
    Giorgio Zintu

    Bilancio Monti sull’Ambiente? "0,". E’ sufficiente il caso ILVA per capire quanta importanza venga data all’ambiente e di conseguenza alla salute. Oppure qualcuno pensa che non vi sia una relazione? Dal Governo Berlusconi al Governo Monti niente di nuovo e se pensiamo a Bersani come un innovatore si può ricordare senza tema di smentite che a lui dobbiamo il carbone che alimenta le centrali, un carbone "pulito". Quasi che dalle ciminiere fuoriesca un ottimo balsamico vapore acqueo.

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