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La nuova colonizzazione Italiana

Una triste verità, che proprio nei giorni che succedonoi 150 anni dell'Unità, dovrebbe portare a una riflessione, sul nostro paese.

Sono partiti per la Libia i primi aiuti da destinare alla Libia, terra in queste settimane di una spaventosa carneficina, in cui sarebbero davvero tante le cose da chiarire. Ma c'è qualche cosa che ancora una volta è stato sussurrato ai cittadini Italiani, sto parlando del piano Marshall.

Il Piano Marshall fu uno dei piani politici-economici statunitensi per la ricostruzione dell'Europa dopo la Seconda Guerra mondiale. Si tratta in parole povere di un prestito (finanziario) che ancora oggi il nostro paese non ha estinto. Che cosa sta succedendo?

Quella che questo governo chiama aiuti, si sta trasformando in una vera e propria colonizzazione, che conferma la mancanza di un identità ben definita del nostro paese.Una consapevolezza questa che arriva in un momento particolare visti i festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità Nazionale.

Sono passati secoli, eppure l'Italia commette sempre lo stesso errore, nella II guerra mondiale fummo complici della vergogna Nazista, nel 2001 delle famosissime missioni di pace, nel 2011 ritorniamo in Libia.I contesti storici, sono mutati, ma i problemi sociali restano gli stessi.

L'Italia è un paese che fatica a stare in Europa, nonostante i tentativi. Abbiamo tutto turismo, cultura, arte ma non investiamo in nulla e quando lo facciamo è solo nel tentativo di emulare gli States o la Germania. Noi non siamo né l'America né la Germania, non abbiamo risorse militari, non siamo pronti per il nucleare, a stento gestiamo la differenziata.

Noi siamo l'Italia dovremmo migliorare, in ciò di cui già disponiamo e che stupidamente continuiamo ad ignorare. L'Italia non è e non sarà mai un Azienda, L'Italia è cultura, arte e turismo ma è anche il paese dove la storia è falsata in favore di quel personaggio politico a scapito di altri. Siamo il paese dell'incoerenza, politica e culturale, la nazione più antica come antica è la nostra ignoranza.

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