• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Mondo > La lotta di una madre brasiliana: “Siano puniti i poliziotti che hanno (...)

La lotta di una madre brasiliana: “Siano puniti i poliziotti che hanno ucciso mio figlio”

Circa tre anni fa, il 27 dicembre 2018, Pedro Henrique, un attivista per i diritti umani brasiliano dello stato di Bahia, è stato ucciso nel suo letto con otto colpi di pistola alla testa e al collo. Aveva 31 anni, quasi la metà dei quali spesi a organizzare marce e proteste per denunciare la violenza della polizia contro le comunità nere.

La sua fidanzata, che era con lui, ha riconosciuto gli autori dell’omicidio: poliziotti.

Anche se, nel 2019, sono stati incriminati, i presunti responsabili sono ancora in servizio. L’indagine non è terminata, non si sa se e quando terminerà e se ci sarà un rinvio a processo.

Ana Maria Santos Cruz, la madre di Pedro, chiede giustizia. Qui l’appello di Amnesty International in suo favore:

Da decenni Amnesty International documenta le uccisioni illegali di giovani, per lo più neri, da parte delle forze di polizia brasiliane.

Secondo il Forum brasiliano per la pubblica sicurezza, tra il 2013 e il 2021 almeno 43.171 persone sono state uccise da agenti della polizia civile o militare in tutto il Brasile. Nel 2021, l’84,1% delle vittime di azioni di polizia erano neri.

Bahia è lo stato più letale della regione nordorientale del Brasile e il quinto a livello nazionale in termini di omicidi da parte della polizia.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità