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La guida ai giardini di Venezia

Mariagrazia Dammicco, Guida ai giardini di Venezia. Giardini, parchi, orti, campagne nel centro storico e nelle isole. (La Toletta edizioni)

 La guida, prima pubblicazione de "La Toletta edizioniW, ha visto la luce nel febbraio 2013 e ha conquistato il primato di vendite di quell’anno presso la storica libreria di Dorsoduro, inducendo l’editore e libraio Giovanni Pelizzato a dar vita alla prima ristampa. E’ una notizia che fa piacere, perché si tratta di un libro riccamente illustrato, che in parte fa luce sugli oltre 500 giardini esistenti a Venezia.

Mariagrazia Dammicco, presidente e cofondatore della ‘Wigwam Club Giardini Storici Venezia’, ha selezionato 60 siti fra giardini e parchi pubblici, giardini di musei, collezioni, fondazioni, istituzioni, giardini privati e orti conventuali. Nell’introduzione al volume, scritta a quattro mani assieme alla responsabile del materiale fotografico, la berlinese Gabriele Kostas, le due autrici affermano che la guida vuole mostrare il valore di un patrimonio inestimabile “da apprezzare e salvaguardare, in un comune impegno di proprietari, cittadinanza, turisti, istituzioni”. Prima di iniziare il lungo itinerario tra i sestieri della città, il Lido e le isole della laguna nord e sud, c’è un’interessante parte storica che comincia dal VII° secolo, quando i Veneti si rifugiarono negli acquitrini della laguna per sfuggire ai barbari, descrive la vegetazione che li accolse e arriva ai giorni nostri riflettendo sui numerosi giardini a rischio estinzione a causa dei costi di manutenzione, inevitabilmente più alti rispetto alla terraferma.

Dall’orto-giardino degli Scalzi, al Parco di San Clemente, il lettore viene a conoscenza di una serie di spazi verdi, di molti dei quali ignorava l’esistenza, rimanendo affascinato dalla loro ricchezza, grazie alle foto di Gabriele Kostas. Il testo, pur nella necessaria sintesi in una o due pagine, descrive con intelligenza e precisione la storia di ogni orto, parco o giardino, accennando alle essenze che in esso si trovano e a particolari architettonici ed artistici, incuriosendo il lettore. E’ un libro da portare con sé per scoprire giorno dopo giorno il polmone verde della città. In appendice, è presente un capitolo, ‘Piccola flora’, nel quale l’autrice elenca 16 piante, dal Pittosporo al Nespolo del Giappone’ illustrate da dettagliate e realistiche tavole botaniche per opera di Francesca Saccani.

A seguire, alcuni suggerimenti su come prendersi cura di un giardino a Venezia ; un glossarietto di termini veneziani, da ‘altana’ a ‘squero’, utile non solo ai “foresti”; una mappa numerata della città e della laguna ; indicazioni mediante pittogrammi circa le condizioni di visibilità di ciascun giardino a cura di ‘Officina 3am’, che ha scelto di utilizzare i caratteri Bembo e Benzon, in omaggio alla tradizione editoriale di Venezia. Tra i molti siti che meriterebbero una citazione, sorprende la scoperta in città di un esteso angolo di campagna : gli orti degli anziani a palazzo Minotto e il Bio orto scuola Angelo Raffaele, a Dorsoduro. E’ un riallacciarsi alla più antica tradizione veneziana, dove, scrive la Dammicco “per coprire le esigenze quotidiane e sopravvivere in caso di assedio, gli abitanti della città-isola coltivavano assieme ortaggi, fiori esotici o locali, erbe aromatiche, vite ed alberi da frutto”.

 

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