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La (finta) lettera di Assad agli americani

Internazionale pubblica la (finta) lettera inviata dal presidente siriano Bachar el Assad ai cittadini americani ideata dal sito satirico The Onion.
 
"Bene, eccoci qui. Si combatte da due anni, più di centomila persone sono morte, non si intravede la fine di questa guerra e una settimana fa ho usato le armi chimiche contro il mio popolo. Se non farete niente, migliaia di siriani moriranno. Se farete qualcosa, migliaia di siriani moriranno. Da un punto di vista morale, quei morti vi aspettano, in ogni caso. Allora, tocca a voi Stati Uniti. Cosa succederà adesso?"
Scrive il finto rais siriano, manifestando, però, problematiche tutt'altro che ridicole. 
 
Ad esempio le difficoltà strategiche degli USA che, dopo il voto contrario del parlamento britannico all'intervento "umanitario", si trovano praticamente isolati sul piano della diplomazia internazionale:
 
"Allora, da dove cominciamo? Be’, questa è solo la punta dell’iceberg, ma cominciamo dal fatto che la mia alleanza con Russia e Cina significa che nessuna delle vostre decisioni avrà il sostegno ufficiale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Con questo ho già eliminato la possibilità di una coalizione unita con una parvenza di legalità, com’è stato nel caso della Libia o della prima guerra del Golfo. Bum. Andata. Questa possibilità non è più sul tavolo."
 
La lettera continua evocando la possibilità (purtroppo molto realistica e ben poco divertente) che i bombardamenti americani facciano strage di civili innocenti:
 
"Per essere davvero devastanti per il mio regime, questi bombardamenti dovrebbero fare una grande quantità di vittime innocenti, come succede sempre in questi casi. E immagino che in questi casi quelli come voi tendono a sentirsi in colpa, soprattutto se si tiene conto del fatto che avete imbracciato le armi proprio perché ho ucciso dei siriani innocenti. Tra l’altro, finireste per alimentare un bel po’ di odio antiamericano, creando probabilmente un’intera nuova generazione di jihadisti di origini siriane pronti a punire gli Stati Uniti per le loro azioni da guerrafondai eccetera eccetera."
Ironia, satira, certo. Ma con un retrogusto maledettamente serio
 
Trovate il testo integrale della lettera QUI
 
 
Foto: Wikimedia

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