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La fiera di Francoforte: la partecipazione italiana

Si è appena conclusa la Fiera di Francoforte. L'Italia vi ha partecipato come ospite d'onore. Oltre ai consueti stand con i libri delle varie case editrici, a volte con stand singoli , altre volte con stand collettivi, oltre ai numerosi incontri con gli scrittori e il pubblico - 86 erano gli scrittori invitati a partecipare dalle rispettive case editrici - per l'occasione come paese paese ospite il coordinatore Mauro Mazza della Rai ha organizzato numerosi eventi per attrarre il grande pubblico.

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Dietro questa vetrina si è realizzato lo scopo principale della fiera: l'incontro fra editori e agenti letterari di diverse nazionalità per promuovere le traduzioni e la vendita dei diritti d'autore. Per le opere italiane sono stati tantissimi.

Ma in che cosa è consistita la vetrina italiana di ospite d'onore?

Giorno 15 ottobre si è tenuta la serata Puccini in Opera, omaggio al compositore italiano Giacomo Puccini nell’anno del centenario della sua morte all’Alte Oper di Francoforte con l’orchestra della Fondazione Arena di Verona, ha inaugurato la fiera alla presenza del Ministro della cultura Alessandro Giuli.

Il giorno dopo alla cerimonia di apertura sono intervenuti il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, la Ministra di Stato per la Cultura e i Media Claudia Roth, il Direttore della Fiera del libro di Francoforte Juergen Boos, la presidente della Börsenverein Karin Schmidt-Friderichs e diversi esponenti delle istituzioni tedesche, come il Sindaco di Francoforte Mike Josef e il Ministro Presidente dell‘Assia Boris Rhein.

Lo stand di 2300 metri quadri è stato realizzato dall'architetto Boeri che si è ispirato alla piazza italiana, quella che è luogo di incontro in tutti i borghi o le città italiane. Su questa piazza si affacciavano i numerosi spazi di incontro fra scrittori e pubblico, numerosi in contemporanea.

Tra la delegazione italiana in fiera ci sono i tre relatori principali: il fisico e scrittore Carlo Rovelli, la scrittrice Susanna Tamaro e il filosofo Stefano Zecchi. Il resto del programma è ricco di alcuni dei più grandi nomi della letteratura italiana.

Un tema molto sentito è stato quello del ruolo degli scrittori quando vi sono in corso due gravi conflitti. Si sono espressi Susanna Tamaro, Rovelli.e Zecchi tutti dichiarando che alla guerra si può contrapporre la bellezza della letteratura.

Alla fiera è stata presente per la prima volta la Biblioteca Nazionale di Roma, la biblioteca pubblica di maggior prestigio in Italia. Lo stand della Biblioteca nazionale si intitola Valorizzare il ’900/ Promotion of the 20th century ed è suddiviso fra uno spazio espositivo con preziosi esemplari tratti dai fondi novecenteschi, e uno con le pubblicazioni edite dalla Biblioteca.

Lo stand che ha avuto la stragrande maggioranza dei visitatori è stato quello di Pompei. Non proprio di libri si parla ma di quel museo che consente di vedere in modo unico al mondo come vivevano gli antichi romani 2000 anni fa. Inoltre grazie all'intelligenza artificiale è oggi possibile leggere dei rotoli di papiri dell'epoca carbonizzati ma non distrutti.

In Italia inoltre i media hanno parlato anche di alcuni assenti famosi: Roberto Saviano, Antonio Scurati. Il primo è stato invitato dagli organizzatori tedeschi e ha avuto modo di presentare le sue opere tutte incentrate sulla mafia e il secondo ha avuto modo di incontrare il pubblico nello stand della sua casa editrice e illustrare il quarto volume sulla biografia di Mussolini.

Entrambi hanno espresso le proprie critiche nei confronti dell'attuale governo.

 

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