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La crisi economica tormenterà anche il 2012

Il crollo dell’economia, sapientemente progettata da un’élite sovranazionale finanziaria, crescerà per tutto il 2012, investendo soprattutto i paesi dell’euro, dove saranno messi ad esercitare il potere esecutivo governi tecnici o di unità nazionale.

Questi governi, dirette emanazioni dell’élite, apporteranno una diminuzione della sovranità nazionale e con la loro politica fiscale aumenteranno la stagflazione, perché è presente sia un aumento generale dei prezzi (inflazione), sia una mancanza di crescita dell'economia in termini reali (stagnazione).

L’Ungheria, che ha avuto l’ardire di mettere la sua Banca Centrale sotto il controllo democratico del Parlamento, farà la fine dell’Irlanda (che democraticamente aveva votato il Trattato di Lisbona dove vinse il “NO”; il risultato fu che nel giro di un anno il paese si trovò con una disoccupazione salita a +18% e sull’orlo della bancarotta, grazie alle “cure”della Banca Centrale Europea, che poi gli andò in soccorso con un’iniezione di capitali pari a 120 miliardi di euro poco prima di ripetere la votazione il 02/10/2009, dove naturalmente vinse il “SI” con il 67% dei voti favorevoli).

Dopo aver esportato Democrazia e giustizia sociale (esportazione alla quale partecipa anche l’Italia per una spesa annua di 1,5 miliardi di euro, attualmente le nostre forze armate sono impegnate in 29 missioni con 7.224 militari) gli angloisraeliani attaccheranno l’Iran, secondo un piano complessivo di consolidamento del Medio Oriente bramato dalla nuova alleanza fra sionisti e neocons e ufficializzata nel mondo grazie all’11 settembre.

Assisteremo quotidianamente gli imbonitori degli organi d’informazione che ci propineranno: “L’Iran è una minaccia per Israele e quindi per il mondo”, “l’Iran possiede armi di distruzione di massa puntate contro chiunque” et simila. La Cina ha già avvisato che nel caso in cui l’Iran verrà attaccato da Washington e qualunque altro paese, Pechino entrerà subito in azione scegliendo l’opzione militare a favore di Teheran.

Il Presidente Hu Jintao in un incontro con i capi dell’esercito del suo paese, ha promesso di sostenere l’Iran ad ogni costo correndo persino il rischio di entrare nella Terza Guerra Mondiale, naturalmente anche la Russia verrebbe implicata nel conflitto perché si schiererebbe in appoggio dell’Iran. Non ci resta che tenere sotto osservazione lo stretto di Hormuz..

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