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La TV...

La TV disintermediata

Ora che la TV arriva, in diretta o on-demand, attraverso internet non c’è più nulla che ci impedisca di fare piazza pulita intorno al nostro televisore - pardon - monitor.

Quindi niente più decoder, set top box, DVD Player/Recorder, etc.etc. Basta un vecchio notebook, adibito per la pensione a media center, e un telecomando a infrarossi per PC da 8 euro, ed ecco che già oggi possiamo governare dal divano le seguenti cosucce:

Tutti i siti di Video Sharing come You Tube, Viddler, Blip, Vimeo eccetera;

ITunes con tutti i suoi video podcast;


Tutti i siti di live streaming personali, come Mogulus, Qik, UStream e Justin TV
Tutti i client di televisione P2P legali, come Joost e la "nostra" Babelgum
(a vostro rischio e pericolo) Tutti i client di televisione P2P di dubbia legalità, di norma creati da qualche sviluppatore con gli occhi a mandorla, e che ti fanno arrivare a casa, oltre a tutto lo sport in diretta, anche i film di prima visione, e in lingua originale, in modalità on demand/progressive downloading, con tanti saluti ai vari pacchetti "Cinema" e "Sport";
Livestation, per le notizie in diretta da tutto il mondo (quindi si può smontare anche la parabola free-to-air), e - last but not least...
Faucet PVR, che rende inutile qualsiasi DVD o HD Recorder, in quanto ti permette di salvare sul disco fisso, anche in un rispettabilissimo formato DivX, le registrazioni programmate DA REMOTO, e che diventano a loro volta Feed RSS personalizzati (come questo, che poi sarebbe il mio)...

Insomma, una volta sparito, per motivi di età il pubblico di Vespa, Costanzo e Marzullo, la tv sarà uno dei primi "business" completamente disintermediati. E non da un vecchio PC e da un telecomando da 8 euro (soluzione per i semi-geek di oggi), ma da un oggetto come questo.

Poi sarà il turno della distribuzione alimentare, e non sarà difficile immaginare un "disintermediation camp" con schiere di nullafacenti che gozzovigliano in salotto guardando la TV. Meglio non pensarci :-)

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