• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Economia > La Grecia e la voglia di recupero

La Grecia e la voglia di recupero

Il Governo greco guidato da Antonis Samaras, a quanto pare, si fa guidare dal buon senso e dal realismo. Nella sua impostazione di lavoro si intravede la ferma volontà di accompagnare la Grecia fuori dalla situazione di dissesto finanziario e di forte rallentamento dell’economia, senza ulteriori traumi e scossoni politici e sociali.

Si nota una buona capacità di dialogo con la Commissione europea, con la BCE e con il Fondo Monetario internazionale, arbitri ed attori interessati nella definizione di scenari e percorsi operativi che consentano la ripartenza sul piano economico della nazione ellenica, restando a pieno titolo nell’ambito della zona euro. In tale ottica, con il successo del lavoro impostato, tutta l’Europa ha da guadagnare in solidità e credibilità.

Tutti gli interventi in cantiere appaiono sensati e fattibili per recuperare vivibilità e dignità di nazione. Si profila un nuovo innalzamento dell'età pensionabile da 65 a 67 anni. L'ipotesi allo studio del governo rientra nelle trattative con Ue, Bce e Fmi, su un pacchetto di circa 11,5 miliardi di euro di tagli alla spesa pubblica. Una modifica in tale direzione è ritenuta soluzione meno dolorosa rispetto ad altri possibili interventi finalizzati al risparmio di risorse pubbliche.

Altra opzione presa in considerazione è un ulteriore abbassamento della soglia di esenzione fiscale, già ridotta lo scorso anno, che attualmente è a 5.000 euro. Nel quadro di una riforma del sistema fiscale, secondo notizie di stampa, la troika ha proposto ad Atene di introdurre solo quattro fasce di reddito: con un imposta del 18% per coloro che guadagnano fino a 22mila euro, del 35% per i redditi fra i 22mila e i 45mila euro, del 40% per quelli fra i 45mila e i 100mila euro e del 45% per i redditi oltre i 100mila euro.

Intanto l'Ente ellenico per la privatizzazione delle proprietà statali (Taiped) sta approntando una lista di 40 tra isole e isolotti disabitati da concedere in affitto a privati o imprese per un periodo da 30 a 50 anni. La lista comprende isole di una superficie che varia dai 500mila ai tre milioni di metri quadri che potrebbero essere valorizzate come località turistiche di alto livello. Le privatizzazioni hanno lo scopo di recuperare 19 miliardi di euro entro il 2015 e 50 miliardi entro il 2020.

Il popolo greco è meritevole di considerazione e credito. E’ apprezzabile anche l’intesa in corso di perfezionamento ad iniziativa del governo greco con le autorità della Confederazione Svizzera per recuperare a tassazione i capitali ivi trasferiti dai cittadini ellenici.

Sarebbe auspicabile – con il supporto convinto di BCE ed autorità di Bruxelles - l’attribuzione ai possessori di titoli statali della Grecia di nuove obbligazioni a copertura delle perdite maldestramente imposte nel marzo 2012.

E’ stato questo un errore imperdonabile da parte della Grecia e dell'Unione europea, da sanare al più presto. La consegna di obbligazioni a compensazione del danno inferto agli investitori privati avrebbe valore e funzione di messaggio tranquillizzante ai risparmiatori circa l’acquisto di titoli emessi in euro dagli Stati dell’Unione europea.

In caso contrario non si capisce perché i risparmiatori dovrebbero comprare titoli di Stato italiani, spagnoli, portoghesi, francesi, tedeschi, ecc., con il rischio – già sperimentato ad Atene – di decurtazione selvaggia e non concordata dei capitali a suo tempo prestati.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares