Nel 2030, la
Cina sarà il Paese
leader dell’economia mondiale, spiazzando gli Stati Uniti, e la
Russia sarà leader in Europa, davanti alla Germania. Lo afferma uno studio della PWC,
PricewaterhouseCoopers (
1).
Inoltre lo studio in questione afferma che verso il 2030, la classifica mondiale dei Paesi più ricchi, in base al PIL, cambierà radicalmente: gli attuali 7G (USA, Giappone, Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia e Canada), saranno superati da quelli che oggi sono considerati i 7E, i 7 Paesi emergenti (Cina, Russia, India, Brasile, Messico, Indonesia e Turchia). Infatti la nota firma PWC prevede per il 2030 questa classifica: Cina, USA, India, Brasile, Russia, Germania, Messico, Francia e Gran Bretagna. L’Italia non è minimamente presa in considerazione; il suo declino, come spesso anche noi abbiamo scritto, appare irreversibile.
La notizia, che ovviamente non trova riscontro nei
media ufficiali italiani, viene da una autorevolissima fonte. Infatti, la
PricewaterhouseCoopers (
2), specializzata nella consulenza alle imprese, con i suoi 22.000 milioni di dollari di fatturato nel 2007 è la principale delle quattro impresa del settore. Le altre grandi firme di questo settore, dopo la scomparsa di
Arthur Andersen, in seguito allo scandalo legato alla Enron, sono:
Ernst & Young,
Deloitte & Touche e
KPMG.
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Note
(1) Sito web della
PricewaterhouseCoopers.
(2) Ulteriori informazioni sulla PricewaterhouseCoopers, vedasi l’Enciclopedia Libera,
Wikipedia.