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L’obbedienza non è più una virtù, intervista con Carlo Olivieri

A pochi giorni dalla sua ufficiale dichiarazione di disobbedienza, ho intervistato rapidamente Carlo Olivieri, medico, cercando di diffondere la sua protesta attiva e non violenta, per spiegare cosa non quadra negli orizzonti previsti e sognati dalla Lega.

Vuoi spiegare cosa prevede la nuova proposta della Lega in materia di sanità ed immigrazione?
Gli ultimi emendamenti della Lega Nord in tema di sicurezza sono: blocco dei flussi d’ingresso per 2 anni; pagamento delle prestazioni sanitarie pubbliche - compreso l’accesso al pronto soccorso - per gli immigrati irregolari; per i medici obbligo di segnalazione degli irregolari; occorrono almeno 10 anni di residenza in Italia per accedere alle case popolari; stop ai ricongiungimenti familiari.


I leghisti sono soliti usare scuse banali per gettare luce su provvedimenti marcatamente razzisti, come giustificano stavolta la propria proposta?
Ecco l’ultima giustificazione del ministro leghista degli interni Maroni: "C’è una crisi economica che colpisce i più deboli e in particolare gli extracomunitari. Se un immigrato perde il lavoro non ha senso rispedirlo al suo paese per poi aprire le frontiere e farne arrivare altri che, magari, non troveranno neppure lavoro. Ci sembra più utile introdurre delle politiche per il reimpiego di coloro che perdono il lavoro evitando che, nel frattempo, entrino dei nuovi immigrati".
E’ possibile che si possa credere a fandonie di questo genere? E’ possibile che di fronte ad una crisi economica di proporzioni mondiali si pensi di affrontarla con provvedimenti assolutamente localistici? Ancora una volta la libera circolazione riguarda soldi e merci, ma non gli esseri umani.


Come si dovrebbe porre un medico davanti a tale lesione della Costituzione e della Carta dei Diritti dell’Uomo?
Un medico deve difendere i principi su cui si basa la sua professione e in cui ha creduto sin da quando ha messo per la prima volta piede in una facoltà di medicina e chirurgia. Questi principi sono espressi nel giuramento di Ippocrate e nel codice deontologico.

La tua scelta, coraggiosa e coerente, a cosa ti porterà incontro?

Non so esattamente a cosa andrò incontro. Non me ne preoccupo per il momento. Devo aggiungere che le proposte della Lega Nord in materia sanitaria erano già state avanzate alla Camera, ma sono state respinte anche per pressione delle categorie dei medici. Spero che la stessa cosa succeda al Senato.

Quanti seguono o seguiranno il tuo esempio? Come si sta muovendo l’opinione del mondo sanitario?
Esplicitamente non so quanti seguiranno il mio esempio, anche perchè credo che pochi ne siano a conoscenza. Credo che molti medici, specialmente tra i più giovani, sarebbero comunque d’accordo con me.
Alcune categorie, come i medici specializzandi, sono già in collegamento con il movimento studentesco. La mannaia del governo sul mondo della scuola e dell’università si sta abbattendo anche sul mondo delle specializzazioni, con proposte assurde di taglio degli stipendi di formazione, già tra i più bassi d’Europa.

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