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L’isola che non conosci. Sardegna e mare da scoprire

La Sardegna non è conosciuta soltanto per la Costa Smeralda ed i Vip. La Sardegna è un’isola tutta da scoprire, mare e spiagge cristalline. Una vera e propria bellezza, una miriade di suggestioni, per tutte le esigenze ed anche a portata i tutte le tasche in periodo di crisi economica. 

Ogni piccolo pezzo dell’isola affascina e stupisce in ogni periodo dell’anno e soprattutto ogni fascia di età. Regala gratuitamente, paesaggi stupendi, acque trasparenti, tratti di una cultura che vive da millenni e si tramanda di generazione in generazione, tradizioni antiche tra il sacro ed il profano. Il tutto per garantire pace, divertimento e lusso tutto da scoprire. Oltre il mare e le spiagge c’è sempre molto da vedere e conoscere; insomma continue nuove esperienze.

Il territorio che si estende a Sud Ovest dell’isola meglio conosciuto come Costa Verde, dove si trova il Comune di Arbus, risulta essere una zona poco conosciuta, con una natura selvaggia, strade senza asfalto dove all’improvviso appaiono scenari deserti a strapiombo sul mare e dune di sabbia come nel deserto. Al tramonto spicca sul mare la Duna di Piscinas, un vero gioiello da vedere.

Anche la piccola isola dell’Asinara a sud ovest della Sardegna conserva ancora il suo fascino. E’ raggiungibile da Stintino o da Porto Torres. Il nome dell’isola ricorda gli asinelli albini che ancora pascolano liberamente sull’isola; è famosa, inoltre, l’economia dell’isola prevalentemente agricolo-pastorale, con attività dei pescatori provenienti da Camogli, oggi è possibile visitare il paesino di Cala D’oliva in origine abitato solo da pescatori e successivamente, finchè erano attivi i penitenziari, dagli agenti di polizia e dalle loro famiglie. Intorno al 1100 venne costruito il monastero Camaldolese, che darà il nome anche alla Cala di Sant’Andrea. Nel 1800 l’isola venne utilizzata come Lazzaretto, ma durante la prima guerra mondiale come stazione turistica (in quarantena) dal nome Cala Reale. In questo periodo abbiamo tracce giunte a noi di edifici in rovina e l’Ossario Austro-Ungarico. Verso la fine del 1900 una parte dell'isola è stata utilizzata come penitenziario di “massima sicurezza”. E’ stata poi la famiglia Berlinguer ad aver ceduto la proprietà dell’isola Piana alla Regione Autonoma della Sardegna. Infine dopo la smobilitazione dei penitenziari, c’è stata la creazione del Parco Nazionale dell’Asinara nel 1998 con provvedimenti provvisori che sono stati ratificati nel 2001-2002. Ancora oggi molte competenze dell’isola sono suddivise tra il Ministero dell’Interno, la Regione Sardegna, l’Ente Parco ed il Comune di Porto Torres.

Altra meraviglia da scoprire è un piccolo mondo antico a Sud ovest della Sardegna, l’isola di San Pietro. All’interno dell’isola Calaforte, un vivace e colorato borgo di pescatori dove i sardi parlano anche il dialetto ligure. Un luogo denso di storia, colori sapori e profumi. Una colonia di pescatori genovesi provenienti dall’isola di Tabarka in Tunisia, che entrarono in Sardegna su invito dei Savoia. Vivono tutt’ora sull’isola e conservano con cura la propria lingua e le proprie tradizioni. Da qualche anno viene organizzata sull’isola una curiosa manifestazione, il Girotonno, dedicata al prezioso pesce punta di diamante del Mediterraneo. Si tiene generalmente ogni anno nel mese di Giugno.

La Sardegna quindi si rivela ancora tutta da scoprire, non nel segno del lusso, ma bensì nelle piccole tradizioni popolari, un po’ come gli antichi mestieri artigianali, tutti da proteggere e salvaguardare, per le generazioni future che non conoscono ed apprezzano le cose semplici della vita, forse le più preziose che non hanno età.

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