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L’iniziativa per il decoro al confine del Quadraro nel X Municipio

Stato dell’arte a 20 giorni dalla dichiarazione di guerra del sindaco di Roma.

Una task force armata di tutto ciò che serve per ripulire il quartiere invase il Quadraro. Era venerdì 5 novembre. Dovevano combattere le defissioni, cancellare le scritte decennali, pulire le aiuole e piccole aree verdi, lavare le zone di pregio storico. Venne il sindaco, annunciò l’inizio del rinascimento, indossò la mascherina e guantoni e cancellò graffiti in via Decio Mure. Applausi e commozioni dei cristiani accorsi. Venne annunciato un nuovo coordinamento per il decoro per migliorare comunicazioni e interventi di AMA, Polizia Municipale, Campidoglio, Ufficio Giardini. Il Comune vincitore post Veltroniano lanciava una intimidazione al decoro urbano. Sorge spontanea l’esclamazione del popolo: Era ora.

Il giorno dopo, al Quadraro, X municipio una bella giornata di sole illuminava via Tuscolana e la salita del Quadraro. Una colonna di camion bianchi con la scritta Decoro Urbano – Cancellazione scritte - Gruppo Appia Nord stava ripulendo (finalmente) i muri. Entusiasti scrivemmo subito sui giornali che era una buona giornata per Roma, per il Quadraro e tutto il X municipio. Noi siamo sempre per incoraggiare chi ha la fermezza di lanciare una sfida così ambiziosa. Lo facemmo anche quando Veltroni, turbato per i ragazzi che morivano per le buche sulle strade, faceva sperare che venissero tappate. Ma non ne tappò nemmeno una. 

Una nonna fa presente a quello che sembra il capo squadra di non scordarsi della parolaccia che c’è al centro della piazza del Quadraretto, proprio dove sta l’altalena dei bambini e l’uomo gli risponde “A signò mo’ è ora de pranzo, non se preoccupi. Qualcuno ce penserà”. Intanto cancellano i graffiti sulle mura di cinta di Santa Maria del Buon Consiglio, la chiesa del Quadraro. Che spettacolo! Due vecchietti commentano senza riguardo al luogo sacro “Sto sindaco c'ha le palle! Non l’ho votato e ho fatto male”.

Che peccato, oggi dobbiamo annotare che è fine mese, non si è visto più nessuno, la scritta al Quadraretto sta lì per terra, gli idioti che hanno sporcato tutto il quartiere con le demenziali frasi “Lazio m..” “La Roma fa s…” sono rimaste tutte; le scritte sulla salita del Quadraro sono tutte lì comprese quella del centro sociale che se anche condividiamo il contenuto deve essere rimossa come quella sulla pubblicità di un mercatino e gli scarabocchi sui muri di qualche (troppi) maniaco; le piante delle piccole aiuole erano secche e continuano a persistere, i cartelloni abusivi sono aumentati, e le strade fanno ancora più disgusto… che disfatta. Caro Alemanno, ti invochiamo riprovaci ancora, convoca il coordinamento, fai qualcosa..noi siamo qui, non andiamo a ricreazione.

Per la cronaca: le mura di cinta di Santa Maria del buon Consiglio sono state imbrattate di nuovo. Qualche commento, pare altrettanto incivile, sostiene: “Gle dovrebbero sparà”; qualcun altro più mite “dovrebbero fargli ripulire tutto”. Noi intanto ci domandiamo se a Roma c’è qualcuno che indaga su questi autori su muri. Oggi sul Quadraro un cielo nuvoloso minaccia Roma. Angelo Tantaro

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