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L’elemento mediatico nel Processo Pacciani

Del caso Pacciani si è discusso tanto e quasi sempre in un'ottica contrappositiva tra innocentisti e colpevolisti. Molto sottovalutato è invece l'aspetto mediatico relativamente al processo che lo ha visto implicato come il presunto Mostro di Firenze, il serial killer che per 25 anni ha seminato il terrore tra le colline fiorentine. 

Siamo davanti ad una vicenda giudiziaria complessa dove per la prima volta l'influenza esercitata dai media condiziona l'andamento del processo stesso al punto da creare una forma di processo parallelo: il processo mediatico. Un fenomeno del tutto nuovo che insorge grazie alle nuove dinamiche sociali scaturite da mutamenti epocali come il crollo del muro di Berlino, la fine della Guerra Fredda ed il crollo delle ideologie. Non solo questo, è la televisione stessa che in quegli anni cambia pelle, grazie anche alla Legge Mammì che concede nuovi diritti televisivi alle reti commerciali. Cambiamenti nel modo di fare tv certo, ma anche l'insorgere di nuove contese politico giudiziarie: l'avanzata politica del Cavaliere di Arcore e lo scontre con le procure che guidano l'inchiesta sulla trattativa Stato-Mafia in seguito agli attentati del '93. Una trama molto complessa, ma a cui si viene a capo collegando tutti i punti: il procuratore capo di Firenze e competente per le indagini su Berlusconi è Vigna, lo stesso procuratore che dopo anni di indagini è fermamente convinto di potere mettere le manette al maniaco.

In tutto questo l'elemento mediatico sarà un'arma per attaccare o difendere l'imputato Pacciani, ma anche per creare una sorta di rito colpevolizzatorio che si riflette anche sulla lotta tra il Governo Berlusconi e le Toghe Rosse.

L'elemento mediatico sarà l'arma principale in mano ad accusa e difesa in un processo che si svolge sulla traiettoria di indizi e senza nessuna prova inconfutabile. Il Pubblico ministero Canessa cercherà in tutti i modi di ricamare su Pacciani la figura del mostro, la difesa, al contrario cercherà di scucirla: per fare questo servono emozioni, impressioni, contorni, elementi psicologici, e persino estetici. Per risaltare questi elementi verranno messi in campo tutti espedienti mai visti prima: addirittura un appello degli investigatori in diretta tv prima della cattura del mostro.

Il caso Pacciani: storia di un processo mass-mediatico 

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