L’Italia entra in guerra, il centro sinistra approva e la poca chiarezza dei Ribelli
Un'altra pagina vergognosa del nostro Paese, della falsa "alternativa", della Costituzione perennemente violata e non solo dal Governo Berlusconi.
Nei miei articoli passati ho criticato aspramente questo nuovo intervento "umanitario" (termine coniato da D'Alema durante la guerra del Kosovo), e ieri la mia indignazione ha oltrepassato ogni misura.
Dopo un colloquio telefonico con il premio Nobel per la pace Obama, Berlusconi proclama l'entrata in guerra dell'Italia: esattamente cento anni (1911-2011) dopo aver inaugurato i bombardamenti aerei sui civili libici, l'Italia tornerà a bombardare la Libia!
All'epoca c'era Giolitti, e l'Italia era l'esatta fotocopia di oggi: crisi economica, corruzione delle Istituzioni, destra e sinistra storica (quindi assenza di idee alternative), e sempre alla ricerca di fare interessi coloniali: oggi Eni, Finmeccanica e ovviamente strategie filo-atlantiche.
Il centro sinistra, la cosiddetta opposizione, ha già precisato che non farà mancare il proprio appoggio, ma era prevedibile per una formazione che non vede l'ora di Governare per fare in maniera graduale le riforme in senso liberista. E della Costituzione, in realtà, non gliene importa nulla, tranne utilizzarla quando gli fa comodo per i fini elettorali. Anche perché, come non dimenticare che i primi a violarla e poi modificarla sono stati loro? Ma mi si dirà: "Sempre meglio che avere Berlusconi"!
Chissà cosa dirà il Presidente Napolitano il quale in una intervista precisò che non c'è nessuna violazione dell'articolo 11? Sì, all'epoca forse poteva anche trovare una giustificazione visto che la risoluzione Onu 1973, approvata il 17 marzo, in sostanza imponeva una no-fly zone senza l'ausilio delle bombe.
"Ma chissenefrega dell'ONU, c'è la NATO! E l'Italia ne fa parte e non può sottrarsi ai suoi doveri!"
Niente di più sbagliato! Ricordo che nelle guerre passate alcuni Stati come la Francia, la Grecia oppure la Germania adesso, pur facendo parte dell'Alleanza Atlantica, decisero di non mettere a disposizione le loro basi.
Ormai sono mesi che la NATO sta bombardando ininterrottamente la Libia, e la stiamo rendendo altamente radioattiva. Proprio come facemmo con il Kosovo e l'Iraq. il mandato ONU è proteggere i Libici. Ma nel frattempo sono stati coperti da bombe all’uranio impoverito.
Falco Accame, pioniere dell’argomento e dell’impegno civile su questo tema, (nonché ammiraglio e presidente dell’associazione delle vittime Anavafaf) scrive: “I libici non dispongono di idonee misure di rilevazione delle radiazioni e ancor meno di misure di protezione idonee tra cui maschere con filtri adeguati per la popolazione. I missili Tomahawk portano ciascuno all’incirca 300 Km di uranio impoverito. Dunque oltre 60 tonnellate di uranio impoverito sono state gettate sulla Libia senza nemmeno alcun avvertimento per la popolazione. Ciò a parte i proiettili all’uranio lanciati dagli aerei A 10 e Harrier, di cui però non si conosce il numero delle missioni eseguite”.
A Tripoli c'è il Vescovo Martinelli che con un grido disperato ci chiede di fermarci, ma sono parole inascoltate. Tra l'altro ancora non si è capito bene la natura di questi ribelli; si sa però che un appartenente al Consiglio Provvisorio di Bengasi era un ex appartenente al regime. In realtà nel Consiglio dei ribelli ci sarebbero circa una trentina di membri, ma per motivi di sicurezza si conoscono solo una dozzina di nomi. Ma c'è anche chi dice, come c'è scritto in questa autorevole fonte, che in realtà c'è la volontà di nascondere i nomi perché hanno collegamenti poco chiari con dei gruppi terroristici. E sapete l'altra nostra vergogna? E' che l'Italia e poche altre nazioni hanno riconosciuto questo consiglio come nuovo Governo, addirittura Frattini andrà a Bengasi per incontrarli. E ovviamente la pseudo opposizione approva senza indugi.
Un'ultima considerazione. Vi faccio notare che proprio agli inizi di aprile, l'Unione Africana aveva messo a punto un piano di pace che era stato approvato sia dai ribelli, che dal regime di Gheddafi. Ebbene il "gruppo dei volenterosi" non ha gradito e come risposta ha intensificato i bombardamenti. Alla faccia di ancora crede che il nostro intervento militare serva per difendere il popolo libico. Questo fatelo raccontare dai vari Lerner all'Infedele, dai La Russa e da quegli ipocriti di Bersani o Veltroni.
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