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L’Italia crolla e Berlusconi non molla

Ennesima giornata drammatica a Piazza Affari. L’Italia rimane preda della speculazione internazionale e non sono pochi quelli che attribuiscono gli ultimi eventi economici alla debolezza politica del nostro paese. In effetti non è difficile pensare come un Governo impopolare, totalmente screditato a livello internazionale, possa rappresentare un buon motivo per catalizzare le attenzioni degli speculatori.

Il paese affonda ed il timoniere cosa fa? Rimane li, tranquillo, continuando a fare i suoi ‘affari’. E’ di ieri la notizia che il Governo, dopo le pressioni di opposizione, Confindustria e sindacati, ha deciso di riferire in Parlamento in riguardo alla crisi, incontrando poi le parti sociali. E’ stata dura convincere Berlusconi a ‘scendere’ in Parlamento, ad abbassarsi a parlare, a dire qualcosa. Fosse stato per lui, sarebbe rimasto in silenzio, addossando le responsabilità della manovra lacrime e sangue a Tremonti e Napolitano.

Berlusconi è questo. Un uomo che è sceso in campo per tutelare i suoi interessi e che in questo momento, in una situazione di emergenza, continua a pensare a se stesso, progettando e facendo approvare il ‘processo lungo’ cosi da evitare i processi a suo carico. Spero che anche i più testardi abbiano finalmente capito chi ci ha governato negli ultimi dieci anni. Eh sì perché dal 2001 ad oggi, eccezion fatta per il brevissimo interregno di Romano Prodi, è stato Berlusconi il comandante in capo del nostro paese. Lui, quello che negava la crisi anche quando i segnali erano evidenti. Lui quello che continua a voler prendere le distanze, evitando di mettere la faccia su decisioni impopolari ma necessarie. Lui, quello che è attento ai sondaggi, che non si muove se non ha un tornaconto mediatico, che cerca sempre di salvarsi.

Lui, quello che sta distruggendo l’Italia e che ci sta portando a fondo. Sempre piu giu.

In altri paesi, paesi civili, Berlusconi sarebbe gia un ricordo. Avrebbero già provveduto a cacciarlo. Lo avrebbe fatto in primis il suo stesso partito, per evitare di affondare con lui e per salvare il paese. L’ultimo esempio viene dalla Spagna, dove Zapatero ha anticipato la sua uscita di scena per via della crisi e per le pressioni del suo stesso partito. Qui un ragionamento simile sarebbe impossibile. Nel PDL nessuno avrebbe la forza di poter disarcionare il Capo. Ci ha provato Fini e sappiamo tutti come è andata. Poi ci si puo anche illudere che Alfano abbia davvero qualche potere. La verità è un’altra e la sanno tutti. Berlusconi è il PDL.

Il Cavaliere rimarrà arroccato a Palazzo Chigi sino a quando potrà, consapevole che l’unica forza politica in grado di staccare la spina è la Lega e per evitare ciò concederà qualsiasi cosa a Bossi ed ai suoi. Cosi da guadagnare tempo, pensando al prossimo modo per farla franca.

Il Cavaliere rimane arroccato lì anche perche la gente sembra curarsi poco dei destini dell’Italia. In Spagna , contro i tagli, hanno manifestato migliaia di indignados. Il popolo si è fatto sentire anche in Gran Bretagna e persino in Israele. Da noi, nulla. Non c’è la consapevolezza dei tagli che il Governo ha fatto con la manovra, non si comprende a fondo quanto sia grave la situazione dell’economia.

D’altronde noi Italiani non abbiamo mai brillato per coraggio. Se non fossero arrivate le bombe probabilmente Mussolini sarebbe rimasto lì. Arroccato. Come oggi lo è Berlusconi. Purtroppo anche di questi tempi piovono bombe, ogni giorno a Piazza Affari si bruciano miliardi di euro, che corrispondono a parte del nostro futuro. Bombe silenziose, quelle economiche, che forse uccideranno un Paese intero. Nel silenzio, della sua gente.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.132) 2 agosto 2011 13:09

    «D’altronde noi Italiani non abbiamo mai brillato per coraggio. Se non fossero arrivate le bombe probabilmente Mussolini sarebbe rimasto lì. Arroccato. Come oggi lo è Berlusconi. Purtroppo anche di questi tempi piovono bombe, ogni giorno a Piazza Affari si bruciano miliardi di euro, che corrispondono a parte del nostro futuro. Bombe silenziose, quelle economiche, che forse uccideranno un Paese intero. Nel silenzio, della sua gente.»

    È l’Italia, sono gli italiani, siamo gli italiani. E cercando il peggio posso scommettere che disarcionato l’attuale primo ministro ne metteremo in sella un altro di uguale ma con una faccia diversa.

    Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Abbiamo eletto Andreotti, poi Craxi e poi Berlusconi e un po’ di tempo prima Mussolini.

    Ci sono stati brevi intervalli in cui abbiamo eletto persone un po’ più oneste ma il grosso della politica italiano l’hanno fatto questi personaggi qui.

  • Di (---.---.---.63) 2 agosto 2011 16:11

    Non è vero che gli italiani sono così!

    La grande maggioranza è rappresentata da persone che lavorano,anche duro;

    Ma......

    gli italiani si configurano ancora nelle categorie;è la nostra storia:

    categorie politiche,di campanile,guelfi e ghibellini,destra e sinistra.

    Ora l’opera del caimano è riuscita a scontentare anche gran parte del popolo di destra.

    Ma che fa la sinistra?Dico PD ,IDV ,SEL.

    Sull’onda delle amministrative e dei referendum,e prima ancora delle manifestazioni delle donne,dei precari,delle università,ecc...,ecc...,poteva portare 10 milioni di persone in piazza!

    questo s’ha da fare per disarcionare l’Affarista e la sua corte.

    Probabilmente il PD non sa cosa fare dopo!

    Angelo da Bologna

  • Di Candidonews (---.---.---.223) 2 agosto 2011 19:42
    Candidonews

    che l’opposizione non brilli per proposte ed iniziative sono d’accordo. Io però non parlo di una semplice manifestazione, io parlo di una ondata di INDIGNAZIONE, con gente che scende in piazza e non se ne va, mette le tende.. come accaduto in Spagna, in Israele, in Egitto etcetc. Li non si tratta di opposizione, si tratta delle singole persone, dei gruppi, delle famiglie, della capacità di organizzarsi per dimostrare la propria contrarietà al sistema vigente ed alla classe dirigente.

  • Di paolo (---.---.---.31) 2 agosto 2011 23:42

    L’indignazione è una prerogativa dei popoli maturi , delle società strutturate su un modello sociale che pone il senso civico come fondamento primario .Purtroppo non è il nostro caso.

    Pertanto se sperate che sia l’indignazione popolare a scalfire Silvio Berlusconi ed il suo "esteso " sistema di potere , campa cavallo che l’erba cresce .
    L’uscita di scena di questo satrapo copulatore è possibile soltanto a due condizioni : 1) sua dipartita per evento naturale o violento( Il suo amico libico gliela giurata) , 2) per via giudiziaria .
    La prima ipotesi si restringe all’evento violento ,dal momento che le sue immense ricchezze gli hanno già consentito di sconfiggere il cancro , mentre Scapagnini , suo medico personale , giura che biologicamente Silvio può arrivare a 120 anni ancora in grado di fare bunga bunga .A 75 anni suonati , giura l’estemporaneo e abbronzatissimo medico personale nonché politico fedele, Silvio è ancora in grado di accoppiarsi cinque o sei volte al giorno . Mi piacerebbe sapere quali sostanze stimolanti assume (neanche il viagra è sufficiente).
    Anche l’evento violento è alquanto improbabile , dal momento che anche Gheddafi in questo momento ha le sue gatte da pelare e un futuro piuttosto incerto.
    Rimarrebbe la via giudiziaria , ma ditemi come è possibile mettere il sale sulla coda ha uno che dispone di 100 avvocati di grido e che modifica il codice civile e penale a suo piacimento .

    Ergo siamo nella merda nera e in questi giorni stiamo cominciando ad assaggiare , con i mercati che ci bastonano quotidianamente , quale sarà il baratro in cui ci porterà il pifferaio magico , tenendo sempre presente però che andrà male per quasi tutti ma certamente non per lui e suoi consociati .
    Consiglio , a chi può ancora farlo , di andarsene dall’Italia .

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