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 Home page > Tribuna Libera > L’Italia al redde rationem?

L’Italia al redde rationem?

L'Italia è stata uno dei Paesi fondanti l'Unione Europea, quando questo è avvenuto ci sono state una serie di regole, di strette legislazioni riguardanti tutti i paesi aderenti ovvero che hanno formato l'eurozona.

 
Tra le tante, il rispetto del deficit prefissato in proporzione al prodotto interno lordo, alla crescita, ed eventuale procedura d'infrazione quando dopo richiami scritti, il paese facente parte in sofferenza non si adegui ad uno stretto rigore o dimostri che tale eventuale ipotetico sforamento sia congiunturale e/o provvisorio legato ad eventi eccezionali che possano rientrare.
 
Tante volte l'Unione Europea ci è venuta incontro quasi amorevolmente come un padre fa con un figlio che sta sbandando dalla retta via, avventurandosi in quella strada che si rivelerà sicuramente pericolosa per il suo futuro. Essa non è mai stata ostile.
Non si può ululare alla luna in una notte di luna piena nella quale il lupo ulula senza motivo.
 
La procedura d'infrazione che l'Unione Europea ha in suo potere fa parte di regole che abbiamo sottoscritto noi stessi, anzi di quelle regole che abbiamo insieme agli altri paesi create.
 
Abbiamo speso in passato, e continuiamo a spendere, soldi in deficit già di quel deficit che ci portiamo dietro negli anni, il patto di governo ha voluto situazioni che non potevano essere sostenibili, lo sapevamo in tanti, non servivano grandi economisti grandi statisti finanziari a capire che le manovre di espansione alla crescita volute e che sono state decise non potevano andare in quella direzione di risanamento dei conti pubblici, chi ha debiti non può continuare ad esigere di tutto di più... sarebbe stato logico il contrario ovvero una contrazione alla spesa ma questo sarebbe stato impopolare per qualunque governo, di qualunque colore politico. Questo si sa avrebbe creato  riprovazione.
Tante saranno le conseguenze alla procedura d'infrazionese questa verrà applicata, lo spread già a livelli alti ed insostenibili ora (paghiamo venti miliardi di interessi all'anno ogni 100 punti in piu) salirà a livelli preoccupanti ed assolutamente insostenibili, la nostra credibilità ne uscirà intaccata, il rating delle tre sorelle sarà inevitabilmente abbassato al nostro Paese in una spirale di un tutt'uno di un cane che si morde quella coda che tanto gli duole. Ma dopo diremo che la colpa non è nostra ma dell'Europa...? 
 
La Troika detterà legge come previsto dalle euronormative, quindi scenderà di tanto anche la popolarità del Governo, ovvero l'Italia sarà commissariata.
Probabilmente il Governo cadrà, verrà meno per la mancanza di fiducia di uno dei due alleati.
 Scrivere e prevedere questo non è piacevole ma tutt'altro, a questo punto l'unica cosa che potremo fare è baciare nella nostra privacy quel Santo Rosario che ci aiuti.
 
 
 

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