L’Italia "a sua insaputa"

Una nuova espressione si sta facendo strada nel lessico nazionale da un po’ di tempo a questa parte: “a sua insaputa”. Ci avete fatto caso?

Capostipite di questo nuovo divertente neologismo è l’ineffabile Scajola, quello della casa con vista Colosseo che qualcuno gli ha pagato a sua insaputa, senza che questo abbia minimamente scalfito la sua posizione di rilievo nel gruppo dirigente del PDL, consultato sembra anche da Berlusconi con una certa regolarità.

Poi in ordine cronologico creda che venga quell’altro inaffondabile faccia di bronzo di Fini, il cui cognato si è trovato ristrutturata e intestata la famosa casa di Montecarlo a sua insaputa. Provato al di là di ogni ragionevole dubbio – come dicono nei telefilm americani – che la casa era effettivamente del cognato, aveva promesso che si sarebbe dimesso; invece è ancora lì, sarà per dare una mano all’Italia in questi momenti difficili, ma questa è un’altra storia.

Per venire ai giorni nostri invece c’è il simpatico “prelievo” di 13 milioni di euro, provenienti dal finanziamento ai partiti, quindi soldi nostri, del parlamentare PD Lusi, prelievo effettuato naturalmente a insaputa del buon Rutelli & Margheritini vari, anime candide e innocenti che del resto hanno avuto buon gioco nella loro autodifesa: insomma, sono solo 13 milioni di euro spariti dal conto corrente, come potevamo accorgerci?

Ora sta venendo fuori un altro a sua insaputa dai bilanci dell’ex AN, dal cui patrimonio sembrano volatilizzati 26 milioni di euro, anche qui a insaputa di tutti, mentre tra un po’ leggeremo qualche accorata dichiarazione lacrimevole della ministra Fornero che sosterrà che la figlia aveva un posto fisso all’Università dove lavorava la madre a sua insaputa.

“Ahi Ahi se eu lu pegu”, se lo pesco, ballano i ragazzi in discoteca, ma questi ballano con i nostri soldi e non li pescano mai, come pensate che finiscano queste ingenue marachelle? Con qualcuno che finisce in galera? Si accettano scommesse.

Coraggio, concittadini, il grande freddo sembra che stia per finire e si avvicina il Carnevale. Tutto passa e i nostri politici – recentemente penalizzati da una devastante diminuzione di 1.000 euro sulla loro già esigua busta paga – potranno almeno risparmiare evitando l’acquisto delle maschere. E poi magari ci sarà qualcuno che gliele comprerà. A loro insaputa.