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L’Intelligenza Artificiale che sta trasformando il mondo

Un saggio molto interessante che riguarda la profonda attualità della società artificiale è sicuramente questo: "Intelligenza artificiale. Come funziona e dove ci porta la tecnologia che sta trasformando il mondo" (Laterza, pubblicazione a colori, 2024, 190 pagine, euro 18).

Sicuramente l'Intelligenza Artificiale non è più una realtà indipendente dalle nostre conoscenze generali e dalle nostre conoscenze scientifiche. Quindi "il punto non è contenere l'IA... ma piuttoosto creare un ecosistema intorno a questa tecnologia che assicuri che il suo comportamento e il suo uso siano allineati ai valori che riteniamo importanti da proteggere" (p. 185). E chi decide i vari valori e se l'IA è veramente allineata a questi valori centrali?

Di solito "A creare paure collettive sono le attuali tecniche più avanzate dell'IA, quelle basate sulla cosiddetta IA generativa, che oltre a interpretare contenuti ne sanno generare di nuovi, come fa appunto ChatGPT" (p. 21). Un problema dell'Intelligenza Artificiale applicata alle auto è questo: il conducente umano di un'auto a guida semi-autonoma spesso tende a fidarsi troppo delle abilità della sua auto, e a distrarsi quando invece dovrebbe essere sempre vigile. Questo può impedirgli di riprendere il controllo del volante in caso di emergenza, con conseguenti incidenti" (p. 27). Inoltre la comunicazione visiva che avviene tra i conducenti delle macchine tradizionali, non esiste tra le auto a guida autonoma. In ogni caso la guida assistita è in forte aumento e riguarda anche i camion.

Alcuni esperti dell'Unione Europea hanno "individuato sette requisiti per l'IA affidabile, che includono il controllo umano, la sicurezza dei sistemi di IA, la privacy, la trasparenza e la possibilità di spiegare le decisioni prese dall'IA, la non-discriminazione e il supporto al benessere della società e dell'ambiente" (p. 170). In Cina invece la questione funziona in modo molto diverso e la popolazione viene controllata massicciamente.

Quindi ci sono anche importanti questioni etiche collegate all'Intelligenza Artificiale che saranno messe alla prova nel prossimo decennio. Il tema della libertà di scelta, molto spesso aggirata, sarà sempre più centrale. Un altro grande problema risiede "sulla capacità dell'IA di creare contenuti falsi praticamente indistinguibili dal vero, e sulle loro conseguenze per l'informazione e la democrazia" (p. 12). Saremo davvero liberi di scegliere, oltre alle cose proposte dai vari sistemi di intelligenza artificiale?

Dopotutto, "L'IA non è solo fonte di innovazione, semplificazione e vantaggi di vario tipo, ma è anche l'arma migliore per affrontare i pericoli che essa stessa comporta" (p. 187). I numerosi programmatori vanno quindi formati a 360 gradi e vanno informati sui vari rischi che possono subentrare per l'intera società e per i vari cittadini clienti (coscienti o no).

In definitiva l'Intelligenza Artificiale "è una tecnologia utilissima e potente, che migliora il benessere delle persone, la società e l'ambiente", ma "presenta svariati rischi che possono generare un impatto negativo sul mondo del lavoro e su diritti come la privacy, l'equità e altri valori umani fondamentali" (p. 184). E alla fine di questa lettura scorrevole sorge una domanda fondamentale: l'Intelligenza Artificiale viene creata soprattutto da noi, cioè dagli imprenditori al servizio della società, o principalmente da loro, cioè dagli imprenditori al servizio di se stessi e dei più potenti?

 

Francesca Rossi lavora nella ricerca in Intelligenza Artificiale da trent'anni e ha svolto il ruolo di docente universitaria a Pisa e a Padova. Ora lavora con l'IBM a New York come Global Leader sull'Etica dell'IA, e collabora con l'ONU, il Forum economico mondiale, l'OCSE e la Commissione Europea. Ha pubblicato più di 250 articoli scientifici e presiede l'associazione internazionale sulla ricerca in IA (sono più di 6.000 ricercatori di svariate nazionalità). Per approfondimenti: www.tedxreggioemilia.com/por...

 

Nota aforistica - "Esperienza è il nome che tutti danno ai loro errori" (Oscar Wilde); "Se il prodotto è gratis, il vero prodotto sei tu" (esperto digitale); "La bellezza salverà il mondo" (Fedor Dostoevskij); "Ogni persona deve scegliere quanta verità può sopportare" (Irvin D. Yalom, scrittore e psichiatra); "L'unico modo per affrontare un mondo non libero è diventare così liberi che la vostra stessa esistenza diventi un atto di ribellione" (Albert Camus).

Nota tecnica - Per verificare l'autenticità delle immagini "si può richiedere di inserire degli indicatori (watermark) per segnalare che l'immagine è originale, indicare chi l'ha creata e definire delle politiche che permettano solo l'uso di immagini con watermark" (p. 108). Una cosa più semplice è fidarsi di fonti di contenuti affidabili...

Nota di approfondimento - Tutti noi siamo organismi complessi "che sbagliano, perché gli errori fanno parte del grande equilibrio dinamico della Natura (l'Intelligenza Artificiale sta "imparando" a fare proprio questo, ed è quanto attualmente ci preoccupa di più)" (Enrico Castelli Gattinara, p 42, 2024). Quindi "gli opposti non sono semplicemente due... non esistono soltanto il sì e il no, perché il nostro mondo è anche pieno di forse, di chissà, di un po' e di quasi" (p. 43). Si tratta semplicemente della complessità umana. Per approfondimenti etici: https://facctconference.org

Nota finale - "La verità costeggia l'errore, e si spiega con l'errore e colla correzione dell'errore" (Federico Enriques, Il significato della storia del pensiero scientifico, 2004, p. 28). Chi volesse approfondire: https://aixia.it (Associazione Italiana per l'Intelligenza Artificiale). Probabilmente il vero problema sono le persone troppo automatizzate, anche da una forma di intelligenza artificiale poco potente. Oggi pensare sembra fare male. Infine segnalo un buon film sul tema Intelligenza Artificiale: "Io, Robot", del 2004.

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