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Campagna per i diritti di cittadinanza e di voto per gli stranieri e le seconde generazioni

Campagna per i diritti di cittadinanza e il diritto di voto per le persone di origine straniera promossa da 19 organizzazioni della società civile: Acli, Arci, Asgi-Associazione studi giuridici sull’immigrazione, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca-Coordinamento Nazionale delle Comunità d’Accoglienza, Comitato 1° Marzo, Emmaus Italia, Fcei – Federazione Chiese Evangeliche In Italia, Fondazione Migrantes, Libera, Lunaria, Il Razzismo Brutta Storia, Rete G2 - Seconde Generazioni, Tavola della Pace e Coordinamento nazionale degli enti per la pace e i diritti umani, Terra del Fuoco, Ugl Sei e dall’editore Carlo Feltrinelli. Presidente del Comitato promotore è il Sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio.

Troppe sono le persone straniere che vivono da anni in Italia, o che ci sono addirittura nate, che giornalmente contribuiscono alla crescita del paese grazie al loro lavoro e alle loro famiglie per non poterle vedere, per non poterne tenere conto.

Queste persone hanno aiutato l'Italia a ripopolarsi e, quindi, a creare la forza lavoro che sarà necessaria in futuro per non essere solo un paese di vecchi; inoltre molti hanno preso in mano diversi lavori considerati dagli italiani eccessivamente umili o faticosi, per cui mi è capitato di vedere nel Parco del Gran Paradiso margari e pastori extracomunitari, cosa che non mi sarei mai aspettata.

E se nessuno vuole occuparsi più di quei lavori, dal mio canto ben venga che gli immigrati nelle nostre terre evitino di far estinguere la nostra storia più antica.

La situazione più grave però riguarda i figli degli immigrati, nati in Italia o giunti qui da piccolissimi, la cosiddetta "seconda generazione", che si trovano a vivere una situazione paradossale per cui è negato loro sentirsi italiani fino in fondo, anche a livello civico e politico, e al contempo è negata anche l'appartenenza al paese di origine dei loro genitori, del quale spesso non conoscono neanche più la lingua.

Da tempo la rabbia e la frustrazione di queste persone hanno dato vita a movimenti ed associazioni tesi a chiedere il riconoscimento della loro preziosa presenza in Italia tramite la cittadinanza italiana, e quindi il diritto di voto: a loro si sono uniti gli italiani che hanno gli occhi realmente aperti per poter vedere l'attuale situazione, a dispetto di chi vuole gettare legna nel fuoco sempre acceso della violenza, dei luoghi comuni, dell'ignoranza, del non rispetto del Diverso da Sè.

Oggi questi enti giungono con due proposte di legge per poter cambiare le "norme che regolano la cittadinanza" e le "norme per la partecipazione politica e amministrativa, e per il diritto di elettorato senza discriminazioni di cittadinanza e nazionalità" .

I cittadini italiani che intendono firmare per le due proposte di legge hanno tempo fino a febbraio 2012 e possono recarsi ai banchetti organizzati dai singoli comitati regionali, nelle segreterie comunali provviste di moduli (purtroppo non tutti i comuni) o presso le sedi della CGIL

Enti promotori: 

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