Italia al verde non solo per l’ecologia, ma anche per le pensioni

I pensionati in Italia si dice che siano sempre più al verde. Ce lo conferma con certezza il Rapporto Annuale dell’Inps, in quanto il 51% delle pensioni erogate dall’Istituto non supera le 500 euro al mese. 

Si arriva quasi al 79% si se considera anche tutte le pensioni che non arrivano a 1000 euro lordi. Soltanto 11% dei pensionati è tra i 1000 e 1500 euro, mentre le cosiddette pensioni “d’oro” che percepiscono oltre i 1500 euro non superano la percentuale del 9%. Se poi si fanno paragoni tra i sessi, uomini e donne, risulta che come sempre ad essere penalizzate sono le donne. Circa il 91% percepisce importi inferiori ai mille euro, ma circa 6 su 10 hanno un assegno mensile inferiore ai 500 euro. Si pensa ormai con certezza che molte pensioni siano ai margini della miseria, e nonostante tutto la spesa per le pensioni erogate in Italia cresce sempre di più. Causa principale l’aumento dei trattamenti pensionistici con un incremento nell’anno 2010/2011 del 73%. L’Inps inoltre specifica che il 78% delle pensioni erogate è di natura previdenziale, il restante 22% è di tipo assistenziale.

Inoltre l’importo medio per le pensioni Ivs (invalidità, vecchiaia, e superstiti), è di 10.400 euro. L’importo medio delle pensioni di vecchiaia e anzianità è di 12.000 euro l’anno, mentre quello degli assegni di invalidità è di 7.700 euro. A detta del Ministro del Walfare Sacconi sui dati dell’Inps è tutto ok. Non ci sarà nessun ulteriore intervento sul sistema pensionistico italiano. Si avrà un calo della spesa ed un aumento delle pensioni minime con le slittamento pensionistico da 59 ai 60 anni.

A detta del Ministro e del Presidente dell’Inps Mastropasqua, i giovani avranno pensioni adeguate. Ma ci chiediamo, essendo l’Italia un paese formato sempre di più da persone che superano brillantemente gli ottanta ed oltre anni di età, come affrontare la sopravvivenza senza sfiorare la povertà?