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Israele ed Emirati Arabi avviano relazioni diplomatiche

Lo Stato di Israele ha avviato relazioni diplomatiche con gli Emirati Arabi. L'accordo è stato promosso dagli Stati Uniti. Sono cambiati gli equilibri geopolitici in Medioriente 

Lo Stato di Israele e gli Emirati Arabi Uniti avranno relazioni diplomatiche.
Come è noto i paesi della lega araba si sono sempre rifiutati di avere relazioni diplomatiche con Israele. Le uniche eccezioni sono i due paesi confinanti: Egitto e Giordania. Le condizioni poste dagli altri paesi riguardavano la Palestina. Condizioni non soddisfatte da Israele.
Tuttavia rapporti non ufficiali fra Israele e alcuni di questi stati con il tempo si sono creati. Sono passati quasi cinquanta anni dall’ultimo conflitto arabo israeliano.
L’apertura di relazioni diplomatiche rientra in uno quadro geopolitico dell’area dove paesi come Iran e Turchia danno segnali di un espansionismo non gradito.

La Turchia è presente in Libia, in Qatar, in Somalia, in Siria. In Qatar ha una base militare rafforzata di recente. L’Iran è alleato con gli Hezbollah, è presente in Siria, in Iraq.


Anche in quest’area le alleanze si muovono secondo geometrie variabili.
Se in passato il nemico era l’Isis o Israele adesso gli equilibri si stanno spostando.

Da parte dei paesi arabi una grande preoccupazione è data dai fratelli musulmani.
Sembra che in Libia i fratelli musulmani appoggiano il governo di Tripoli, sostenuto anche militarmente dalla Turchia. L’apertura di relazioni diplomatiche fra Israele e Emirati – caldeggiata dagli Stati Uniti – vuol dire riconoscere ad Israele di non avere mire espansionistiche. I due Paesi hanno acconsentito alla piena normalizzazione delle relazioni e a instaurare rapporti bilaterali che abbracceranno tutti i settori: investimenti, turismo, sicurezza, voli diretti, telecomunicazioni.

L’unica condizione posta e’ la sospensione degli insediamenti in Cisgiordania. Altri paesi arabi potrebbero fare lo stesso: si parla dell’Oman, per il momento.
“Nello Studio Ovale della Casa Bianca, Trump ha dichiarato che le discussioni tra i leader sono state spesso tese e ha sottolineato che negoziazioni simili sono in atto anche tra altri Paesi”, ha riportato la rivista sicurezza internazionale, fra le poche a sottolineare il ruolo svolto da Trump.

Il messaggio è chiaro ed è rivolto a tutti quei paesi che vogliono cambiare lo status quo, anche se come la Turchia sono paesi Nato.

Foto di stinne24 da Pixabay 

Questo articolo è stato pubblicato qui

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