• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Mondo > Israele al delirio

Israele al delirio

Le ultime notizie da Israele fanno trasecolare. È fallito l'ennesimo tentativo di cominciare colloqui di pace con i palestinesi perché gli israeliani continuano a pretendere il riconoscimento d'Israele come "Stato ebraico". I palestinesi hanno già riconosciuto Israele nel 1993, con una dichiarazione che vincola qualsiasi futuro governo palestinese, perché il riconoscimento una volta pronunciato è per sempre, non si può ritrattare.

Con quegli stessi accordi Israele si era impegnato a riconoscere lo stato palestinese, ma questo non è mai successo. Da qualche tempo il governo di folli si è inventata questa cosa dello "stato ebraico", assurda e come tale irricevibile, tanto più che i palestinesi ancora devono vedere cos'hanno guadagnato con il riconoscimento vero ed effettivo di diciotto anni fa. 

Da allora la loro condizione è sicuramente peggiorata, l'occupazione si è fatta più aspra e le colonie ebraiche in territorio palestinese sono esplose nonostante la loro plateale illegalità, riconosciuta dalla stesse corti israeliane, oltre che dall'ONU, per non parlare dell'illegalissimo Muro della Vergogna. Oggi che al governo ci sono i talebani, si sono inventati anche una legge che punisce chi diffonde o supporta la pratica del boicottaggio contro Israele e le colonie illegali. In realtà si tratta solo di una legge destinata a punire quegli israeliani che con il boicottaggio vogliono esprimere il loro dissenso alla colonizzazione della West Bank, rifiutando di svolgervi attività o di comprarne i prodotti. D'israeliani che promuovono il boicottaggio d'Israele ce ne son pochi. 

Un divieto evidentemente fascista, che la propaganda israeliana difende sostenendo, anche qui da noi, il diritto dello stato a difendersi da ogni minaccia. Tesi bizzarra perché, essendo le colonie illegali per la stessa legge israeliana, una legge che metta fuorilegge le proteste contro la loro espansione assume tutto l'aspetto di un sostegno da parte del governo e del Parlamento a un'illegalità manifesta, almeno in uno stato di diritto, nel quale anche queste istituzioni devono rispettare le decisioni dei tribunali. 

Questo per non parlare dell'evidente effetto repressivo sul sacrosanto diritto al dissenso, che nella "unica democrazia del Medioriente" non gode di grande salute. Altro non è quindi che una reazione autoritaria a una protesta contro la quale il governo non ha argomenti spendibili, a meno di non rompere l'ipocrisia per la quale il governo non sostiene la colonizzazione a parole, ma solo nei fatti. Arroganza tipica dell'estrema destra e dei fanatici religiosi, ideone prese direttamente dai manuali dello stalinismo, si sente l'influsso degli immigrati russi.

C'è la netta e diffusa sensazione che il paese abbia imboccato un vicolo cieco e che chi lo guida stia aumentando la velocità con la quale corre incontro a conseguenze rovinose. Oggi la principale minaccia per Israele si trova all'interno delle istituzioni israeliane. Non sarà mai troppo tardi quando si rimuoverà il tabù su questa clamorosa evidenza.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares