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Ipocrisia sulla prostituzione. Parte l’iniziativa "Io ci sto... e tu?"

Ipocrisia sulla prostituzione. Parte l'iniziativa "Io ci sto... e tu?"

L’invito non deve essere preso sul serio, come sul serio non abbiamo preso la proposta dell’onorevole Santanchè che chiedeva di aprire “bar a luci rosse” per tenere sotto controllo la prostituzione. Si tratta di una campagna provocatoria chiamata “IO CI STO … E TU?” lanciata dal comitato per i diritti civili delle prostitute, operazione atta a sollevare l’attenzione su un mondo che molti italiani continuano a voler ignorare di giorno ma che frequentano di notte.
 
Pia Covre, presidente del comitato delle prostitute, sottolinea che in Italia è ancora forte la doppia morale per cui “tanti cercano i servizi delle sex workers ma si continua a fingere che questa sia una degenerazione". Il progetto prevede che vengano distribuiti buoni per prestazioni gratuite in cambio del sostegno alla campagna per l’affermazione dei diritti, uno metodo di scambio ormai molto collaudato nella politica italiana. Con questa azione certamente non si vuole “pubblicizzare la professione più antica del mondo” ma solamente fare emergere uno mondo che se non fosse affogato dall’ipocrisia di molti sarebbe certamente più semplice da controllare per evitare devianze come la tratta di esseri umani, la riduzione in schiavitù di ragazze (molte delle quali minorenni) e violenze di ogni sorta a danno delle prostitute.
 
Intanto i buoni-invito sono a disposizione “sia degli uomini che delle donne, senza discriminazioni di genere”, come ci tengono a precisare gli organizzatori; i buoni-invito per usufruire delle prestazioni gratuite sono scaricabili in Internet. “Le attiviste si stanno preparando ad accogliere le richieste” ha detto ancora Covre che ha spiegato come “sarà possibile usufruire dei loro servizi. Chiunque desideri sostenerci e contattare una sex worker potrà telefonare ai numeri messi a disposizione dalle attiviste. I buoni-invito sono a disposizione sia degli uomini che delle donne senza discriminazione di genere”.
 
Il ‘buono’, scaricabile dal sito Birdu.com, è introdotto in questo modo: “Ricordati che ti stai rivolgendo ad una persona che ha diritto alla stessa dignità che rivendichi per te stesso/a. Ricordati che la violenza verbale, sessuale, fisica è un crimine! Non fa parte del lavoro delle persone che si prostituiscono. Ricordati che la prostituzione è un lavoro sessuale. Il trafficking invece è riduzione delle persone in stato di servitù e schiavitù sessuale. Non approfittarti di una persona che non è libera di scegliere! Ricordati che quando non c’è violenza, sopraffazione, sfruttamento, ma libera scelta, la prostituzione è un’espressione della sessualità”.

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