Intervista ad Elena Rossi, autrice del libro “Lucciole D’Inverno”: “Desideravo raccontare storie vere, di forza, speranza e coraggio”
Se c’è, al mondo, una forza motrice che anima i sentimenti delle persone è la solidarietà. Un generatore di energia e di empatia in netta contrapposizione all’individualismo. A parlarne è la giornalista e scrittrice Elena Rossi che, con la pubblicazione del suo ultimo libro, “Lucciole D’Inverno”, uscito il 7 aprile, per l’Armando Curcio Editore, desidera porre l’attenzione su un argomento importante, declinato al femminile.
Quella generosità che accomuna molte donne, di cui lei ha deciso di parlarne, mettendone in rilievo la forza, la caparbietà e il coraggio con cui si sono distinte nei loro rispettivi ambiti. Nell’introduzione di questo libro, è ribadita l’importanza della solidarietà che, nella condivisione, possa diventare contagiosa e doni forza sia a chi racconta ed anche a chi ascolta. Questa è la forza, per sfidare il dolore ed abbattere i muri dell’indifferenza. La scrittrice si augura che ciascuna di queste storie, considerate fiabe moderne, diventino un talismano contro l’egoismo e siano fonte di sentimenti come l’amore e l’amicizia. Da Anna Fusco, passando per Grazia Di Michele, Elena Tomei, Maria Luisa Basile, Nazifa Mersa Hussein, Regina Schrecker, fino ad arrivare alle testimonianze che raccontano lo stesso sogno di pace, dalla Bielorussia e dall’Ucraina, di Yuliya Hramika e Halyna Khrystiushina, raccolte in collaborazione con l’Associazione Donne For Peace, che lavora in Italia, per favorire l'integrazione di donne rifugiate dai diversi paesi dell'Est. Con questo libro, desidera mandare questo importante messaggio di speranza, fondamentale per la società in cui viviamo, perché se doniamo, incondizionatamente, prima o poi, questo bene ci torna indietro. Questo è solo uno dei tanti ed importanti progetti editoriali che la vedranno impegnata con la passione e l’impegno che la contraddistinguono che, da creativa, non smette di sognare, ideare e progettare.
Il 7 aprile, è uscito il suo libro "Lucciole D'Inverno" che, con la prefazione di Anna Fendi e le illustrazioni di Alessia Coppola, narra le storie di tante donne famose e coraggiose che si sono contraddistinte nei loro ambiti con storie di straordinaria generosità. Com'è maturata l'idea di affrontare una tematica così importante?
"Questo libro è un fil rouge che lega il mio impegno nel sociale con la mia attività di giornalista e scrittrice. Come donna, da sempre, ho esplorato, con estrema curiosità, la condizione femminile anche avendo modo di viaggiare e vivere in paesi diversi e conoscendo altrettante diverse culture. Ora, sentivo il bisogno di scrivere un testo che portasse speranza, raccontando, al tempo stesso, storie vere, di forza e coraggio. Spero che ci siamo riuscite. Uso il plurale, perché devo dire che ho, sempre, dialogato e collaborato, assiduamente, con tutte le mie "lucciole", le portatrici di luce alle quali è dedicato il testo".
Questo testo raccoglie solo alcuni esempi delle tante ordinarie e straordinarie storie positive che, spesso, ci scorrono accanto, sorde e invisibili, correndo il rischio di finire nell'ombra. Con quale criterio, ha selezionato le figure più rappresentative ed incisive?
"Ho incontrato, lungo il mio percorso di vita o professionale, queste donne che, in maniera diversa e dalle loro diverse generazioni, culture, paesi e visioni, potevano insegnare che la solidarietà esiste anche in una Società e in un tempo che va correndo".
Tra le "lucciole" del libro emergono molte testimonianze che denotano messaggi di speranza rivolti alle giovani e alle donne italiane. Quali sono state le storie che l'hanno coinvolta maggiormente e quali possono essere da esempio per tutte noi donne?
"Difficile sceglierne qualcuna in particolare. Tengo a queste storie allo stesso modo. Devo dire che ho amato il contatto con una stilista e già Lady Universe come Regina Schrecker che ha saputo conciliare la moda con la solidarietà, la giovane afghana Nazifa Mersa Hussein, giunta in Italia, all'arrivo dei talebani, vincendo una borsa di studio e, con la quale, ci ha legate a distanza di anni da quando ci eravamo conosciute alla Universities Network for Children in Armed Conflict, Associazione Interuniversitaria Internazionale che lavora per proteggere i bambini in conflitto armato, per la quale lavoro alle attività di comunicazione, con un bellissimo team al femminile coordinato dalla Prof. Laura Guercio".
Da giornalista e da donna, per come si sta evolvendo la nostra società e per i tempi intricati che stiamo vivendo tra guerra, pandemia e femminicidi, quanto è importante avvalersi di questo alimentatore di forza e di luce che ci rende in grado di affrontare qualsiasi avversità della vita, sfidando il dolore e abbattendo i muri dell'indifferenza? C'è un margine di svolta o c'è ancora molto da migliorare, per potenziare ed accrescere questo talismano contro l'egoismo?
"Credo che, se nella vita, dai incondizionatamente, prima o poi, questo bene ti torna indietro. È qualcosa in cui credo profondamente. Credo che sia fondamentale indossare questo nostro "talismano". Spero che, con queste mie storie, questo messaggio arrivi alle giovani, perché è a loro che, in particolare, il libro vuole rivolgersi".
Ha lavorato per le attività di comunicazione per redazioni, università, Ong e istituti di ricerca internazionali. Non è un caso che, per le illustrazioni e la prefazione del libro, abbia scelto due donne. Quanto è importante cooperare tra donne e far sì che non prevalgano la rivalità e l'individualismo, ma la sinergia e la voglia di fare?
"Siamo una forza motrice che muove il mondo, quando ci uniamo. Lo vivo, ogni giorno, con le mie colleghe, ma anche con la recente esperienza di collaborazione che sto portando avanti con Donne For Peace, un'Associazione con cui sono entrata in contatto, per raccogliere due testimonianze del libro, di una pittrice bielorussa e di una giovane rifugiata ucraina. Proprio come queste protagoniste, le donne di Donne For Peace si riflettono in questa visione: quella della nostra unione collaborativa e costruttiva, per portare amore e pace".
Per tutte quelle donne che, con spirito di sacrificio ed abnegazione, si spendono, ogni giorno, per rivendicare i propri diritti di donna e di madre, quanto è importante l'essere solidali tra loro?
"Anche qui, fondamentali, a volte, tante violenze che le donne subiscono non vengono alla luce o non sono denunciate per il terrore, per ignoranza o, peggio ancora, paura di ripercussioni. Credo che molte libertà che diamo scontate come donne, non lo sono, ancora, in molti paesi del mondo. Basti pensare all'Afghanistan e al suo ritorno all'oscurantismo. È, certamente, compito delle donne libere aiutare chi, ancora, non può esserlo".
C'è un progetto, oltre a questo, che si sente in dovere di realizzare?
"Ce ne sono moltissimi, in realtà. Con Armando Curcio Editore, abbiamo avviato una collaborazione costruttiva e questo è solo il primo di una serie di libri che presenteremo. Sono onorata di aver scritto la biografia di Carla Fracci, un altro appassionante progetto che presenteremo nei prossimi mesi. E, come tutti i creativi, non smetto mai di ideare, progettare e, soprattutto, sognare. Proprio per questo, mi sento, immensamente, fortunata e grata nei confronti della vita".
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