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Interventi conservativi alla Domus Aurea

Ieri, 15 febbraio, sono stati presentati a Roma gli interventi conservativi effettuati sulle decorazioni della Sala di Achille a Sciro nella Domus Aurea di Nerone. La Domus Aurea “Casa d'oro" in latino, proprio perché in essa si utilizzò molto di questo prezioso metallo, era la villa urbana costruita dall'imperatore dopo il grande incendio che devastò Roma nel 64 d.C. Si trattava non di una sola grande residenza, ma di un insieme di edifici e spazi verdi, che in seguito ispirarono la grande villa Adriana situata oggi alla periferia di Tivoli. I restauri della volta della Sala di Achille a Sciro ed in particolare gli interventi che hanno interessato il pannello raffigurante il mito dello svelamento dell’ eroe Achille, come ha spiegato il Direttore del Parco Archeologico del Colosseo, Dott.ssa Alfonsina Russo, hanno rivelato l’uso di materiali particolarmente preziosi, quali la foglia d’oro e il blu egizio, sinonimi di quello sfarzo e di quel lusso di cui il princeps Nerone era solito circondarsi. La Sala di Achille a Sciro, nella Domus Aurea di Nerone è situata in prossimità della ben nota Sala ottagonale, luogo simbolo delle ambizioni e del lusso dell’imperatore. La Sala di Achille a Sciro, a pianta rettangolare absidata sul lato settentrionale, aveva le pareti rivestite da lastre di marmo, oggi non più presenti, fino a circa tre quarti della loro altezza. Sulle pareti e sulla volta si conserva la splendida decorazione costituita da intonaci dipinti e stucchi e ci sono punti dove erano, secondo gli archeologi, incastonate pietre preziose. La decorazione sulla quale si è principalmente intervenuti, grazie a una donazione della Fondazione Svizzera Isabel & Balz Baechi, narra dello svelamento di Achille che la madre Teti aveva nascosto nell’isola di Skyros travestendolo da donna tra le figlie del re Licomede, nel tentativo di salvarlo dalla morte in battaglia. L’eroe viene smascherato da uno stratagemma di Ulisse che, sapendo che la vittoria nella guerra di Troia sarebbe dipesa solo dalla presenza di Achille, giunge sull’isola travestito da mercante portando alla reggia in mezzo ai doni anche delle armi. Achille alla vista della spada la impugna e abbandonati gli abiti femminili accetta di combattere a Troia.

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